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Accadde oggi: nel luglio del 1992 l’omicidio dell’ispettore Lizzio

Venne colpito da due sicari pagando caro l’aver denunciato Giuseppe Pulvirenti, braccio armato del boss Nitto Santapaola
La pagina del GdB del 28 luglio 1992 © www.giornaledibrescia.it
La pagina del GdB del 28 luglio 1992 © www.giornaledibrescia.it
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Non soltanto Falcone e Borsellino. Nel rosario di misteri dolorosi i grani dei morti ammazzati dalla mafia in Sicilia sono numerosi e spesso dimenticati. Uno di essi è Giovanni Lizzio, assassinato a Catania a pochi mesi dalla strage di Capaci e otto giorni dopo la strage in cui perse la vita a Palermo Paolo Borsellino.

Era il luglio del 1992 e l’ispettore di polizia e commissario dell’anti-racket venne colpito da due sicari mentre si trovava sulla sua auto, fermo a un semaforo, pagando caro l’aver denunciato Giuseppe Pulvirenti, a sua volta braccio armato del boss Nitto Santapaola. Per quel crimine proprio Santapaola fu condannato all’ergastolo come mandante, mentre gli autori materiali del delitto, Natale Di Raimondo e Umberto Di Fazio, ebbero dodici anni di reclusione con lo sconto di pena previsto per i collaboratori di giustizia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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