Accadde oggi: nel 1958 «Nel blu dipinto di blu» finì in tribunale

«Volare» sì, anche in tribunale. Pochi lo ricordano, ma la canzone forse più famosa della musica leggera italiana, «Nel blu dipinto di blu», non conquistò l’onore delle cronache soltanto per Sanremo, ma pure le aule di giustizia. E fu una vicenda dibattuta, oltre che seguitissima, come conferma lo spazio dedicato anche dal Giornale di Brescia nel giugno del 1958.
Il musicista Antonio De Marco citò in giudizio Domenico Modugno e il coautore Franco Migliaccio, sostenendo che la hit fosse il plagio sia nella musica che nelle parole di una sua composizione del 1956 intitolata «Il castello dei sogni». Il Tribunale di Roma e poi la corte d’Appello di Milano assolsero Modugno e Migliaccio, i quali procedettero poi con una serie di querele per diffamazione. Insomma, a «Volare», in quegli anni, furono anche gli stracci.
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