Accadde oggi: il 14 luglio 1948 l’attentato a Palmiro Togliatti

Il giorno dopo no, che i giornali nemmeno uscirono, un po’ per sciopero, un po’ a conseguenza dei disordini che si scatenarono nelle ore immediatamente successive. Ma per trovare traccia dell’attentato a Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista, ferito dai colpi d’arma da fuoco dello studente Antonio Pallante, pure sul GdB di due giorni dopo occorre prestare attenzione estrema. Niente di scandaloso, se letto non con il distacco di oggi, bensì con il pathos di allora. A tre anni dalla fine della guerra, quello fu il momento in cui vacillò più fortemente la nostra democrazia.
Prima che infatti Togliatti dal letto di ospedale proferissi parole di distensione e De Gasperi, a sua volta, diede prova di lucidità e tenuta, gli scontri scossero il Paese, causando trenta morti e quasi mille feriti in tutta Italia. Naturale che il Giornale di Brescia, sorto dal Comitato di Liberazione Nazionale, ma da subito vicino alla sensibilità della Democrazia Cristiana adottasse la linea della massima prudenza. Senza scordare che una grossa mano, nel riportare ordine, la diede l’impresa di Bartali, di cui si diede conto a piè di pagina, con il ciclista toscano eroe sulle Alpi, che seppe unire l’Italia all’inseguimento della maglia gialla.
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