Accadde oggi: il 13 luglio 1945 il ritorno a Brescia di padre Manziana

Un trafiletto minuto, al centro di una delle due pagine che componevano il Giornale di Brescia allora.
Poco più di una dozzina di righe, per una notizia che a rileggerla ora commuove, almeno chi ha cuore e testa per la storia. Il ritorno a Brescia, una manciata di settimane dalla chiusura della guerra, di padre Carlo Manziana. Sacerdote oratoriano, deportato a Dachau, insegnante al Calini e all’Arnaldo, assistente ecclesiastico della Morcelliana, vescovo di Crema, amico di Giovan Battista Montini, sostenitore del rinnovamento nel Concilio Vaticano II, punto di riferimento culturale e spirituale. «Ritorno dall’inferno – furono le sue parole, in quel luglio del ’45 – Ciò che avete udito degli orrori dei campi di concentramento, non è niente al confronto di ciò abbiamo visto noi».
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