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Accadde oggi: nel 1983 caldo record e incendi in tutta Italia

La Redazione Web
Non in tutti i casi quei roghi ebbero un’origine naturale: all’epoca qualcuno definiva i responsabili «terroristi del fuoco»
La prima pagina del GdB del 27 luglio 1983
La prima pagina del GdB del 27 luglio 1983
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La notizia che ci interessa la trovate in alto, a destra: «Impari lotta alle fiamme. Prima vittima in Sicilia». Non una casualità: alla fine luglio di quel 1983 l’Italia fece i conti con una delle ondate di calore più temibili registrate tuttora.

Qualche dato: a Firenze oltre 42, a Bolzano 39.1, a Cagliari 42.3, a Reggio Calabria addirittura 44.2, pur se qualche esperto mette in dubbio un picco simile, considerandolo «sovrastimato». Sta di fatto che le temperature in Italia e in tutta l’Europa centrale furono notevoli, con tutte le conseguenze del caso, compresi gli incendi, che divamparono in più regioni.

A volte per cause naturali assai, più spesso per mano umana. «Terroristi del fuoco» vennero definiti, riferendosi a coloro che puntavano a desertificare intere aree, contando poi di essere ingaggiati dallo Stato per le operazioni forestali mirate a ripristinare boschi e flora.

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