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Reliquia di Don Bosco trafugata: «Restituitela»

L'appello dell'arcivescovo Nosiglia: «Confidiamo che don Bosco possa toccare il cuore di chi ha compiuto tale gesto»
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«Invito chi ha sottratto la reliquia a restituirla subito, senza condizioni»: questo l'appello
dell'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, a chi ha trafugato la reliquia di san Giovanni Bosco.

La notizia del furto di una reliquia di san Giovanni Bosco dal Tempio di Castelnuovo -
afferma l'arcivescovo - è di quelle che non si vorrebbero mai sentire. Perché ci fa pensare a una profonda miseria morale, quella di chi sottrae un segno che è stato lasciato e conservato
per la devozione e la fede
».
«La Chiesa di Torino - aggiunge - è vicina alla Comunità Salesiana, in questo momento vuole ricordare al Signore la sofferenza dei figli e delle figlie di don Bosco per la ferita che è stata inferta alla memoria del loro fondatore. Don Bosco era prete di questa Diocesi: due anni fa abbiamo celebrato insieme, con l'ostensione della Sindone e la visita di papa Francesco, i 200 anni dalla sua nascita».
«Nelle celebrazioni di domani, Solennità di Pentecoste - dice ancora - invito tutti i sacerdoti della Diocesi di Torino a ricordare nella preghiera la comunità salesiana. Invito anche chi ha sottratto la reliquia a restituirla subito, senza condizioni: perché si possa chiudere questa pagina dolorosa e continuare degnamente a poter onorare la memoria di don Bosco «Molto addolorati» ma anche «sicuri» che si possa trafugare una sua reliquia «ma non si possa rubare don Bosco a noi e ai tanti pellegrini che ogni giorno visitano questi luoghi».

Don Ezio Orsini, rettore della Basilica di Castelnuovo commenta così il furto della reliquia del santo.
«Confidiamo che don Bosco - aggiunge il salesiano - possa toccare il cuore di chi ha compiuto tale gesto e farlo ritornare sui suoi passi così come era capace di trasformare la vita dei giovani che incontrava».

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