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Una rete wireless che controlla e regola il «clima» negli uffici

Un sistema elettronico wireless (senza fili) di comando e controllo dei condizionatori ambientali. Questa tecnologia, frutto di quattro anni di lavoro, è stata oggetto di un brevetto condiviso da Alessandra Flammini, docente del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione della Facoltà di ingegneria di Brescia, e Ivano Novali, titolare di Intea Engineering - tecnologie elettroniche applicate Srl, azienda di Sale Marasino
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BRESCIA Un sistema elettronico wireless (senza fili) di comando e controllo dei condizionatori ambientali. Questa tecnologia, frutto di quattro anni di lavoro, è stata oggetto di un brevetto condiviso da Alessandra Flammini, docente del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione della Facoltà di ingegneria di Brescia, e Ivano Novali, titolare di Intea Engineering - tecnologie elettroniche applicate Srl, azienda di Sale Marasino che conta su una settantina di dipendenti e su un fatturato che supera i 7 milioni. L'invenzione, depositata all'Ufficio italiano brevetti nel 2006, è stata poi oggetto di un brevetto europeo e nell'autunno 2008 ha dato luogo a un prodotto, oggi in commercio.

Dall'idea al brevetto
«Ivano Novali ed io ci siamo conosciuti 17 anni fa in università, quando lui era ancora uno studente - racconta Alessandra Flammini -. Ricordo la sua indole curiosa, interessata ad approfondire gli argomenti di studio per arricchire la propria cultura, al di là di quanto necessario per superare l'esame».
Conseguita la laurea in ingegneria Ivano, che appartiene a una famiglia di imprenditori (suo padre è uno dei fondatori delle aziende del gruppo Montel), ha deciso di seguire le orme del padre, ma solo in parte. «Alla fine del 1998 ho intrapreso un'attività imprenditoriale nel campo dell'elettronica, autonoma dall'azienda di famiglia invece impegnata nell'ambito degli impianti elettrici - afferma Ivano Novali -. Mio padre mi ha messo a disposizione un immobile e una prima commessa». Il neo ingegnere si è però subito scontrato con la sua inesperienza in campo imprenditoriale e con le ridotte forze produttive della neonata Intea. «Dopo i primi insuccessi - dice - mi sono reso conto che per sfondare era necessario un valore aggiunto che solo un buon reparto di progettazione può dare».

Investire nella cultura
Ha presto capito che per affermarsi sul mercato era fondamentale un forte investimento sull'aggiornamento culturale. «Come dico spesso, la teoria dell'evoluzione si applica bene anche alle aziende: non è la specie più forte quella che sopravvive, ma quella che si adatta meglio all'ambiente - continua Novali -. Questo è quantomai vero nel mondo dell'elettronica, che si evolve con estrema rapidità e richiede un continuo adattamento alle novità tecnologiche». Per acquisire queste nuove competenze Ivano torna in università e in particolare da Alessandra Flammini, alla quale riconosce grandi capacità nel trasferire conoscenze con un forte valore applicativo per le attività d'impresa. «Nel settembre 2004 abbiamo cominciato a lavorare al progetto, insieme a Nicola Binaghi, uno dei titolari di Sabiana, azienda milanese leader in progettazione, produzione e vendita di prodotti per il riscaldamento e il condizionamento dell'aria - racconta -. Dopo due anni è nato il brevetto, che oggi ha dato luogo a un prodotto commercializzato con il nome di Free Sabiana».

La rete per il controllo a distanza
Il sistema permette di controllare a distanza più ventilconvettori (più comunemente chiamati condizionatori dell'aria), anche 25 contemporaneamente, creando una vera e propria rete di unità collegate tra loro. L'assenza di fili consente una grande flessibilità di installazione, che non richiede alcun cablaggio elettrico al sistema di regolazione e quindi nessuna necessità di opere murarie per l'installazione. La possibilità di posizionare la sonda nel punto più vicino a dove l'utente vuole mantenere una determinata temperatura, permette di settarla esattamente al valore desiderato. Se l'impianto è installato, ad esempio, in un ufficio condiviso da più persone con diverse preferenze climatiche, è possibile personalizzare la temperatura di ogni postazione. Ciò, rispetto a un sistema tradizionale, aumenta il comfort a fronte di una riduzione dei consumi.
«Il nostro prodotto viene installato sul nuovo, ma si adatta anche a impianti già esistenti - afferma Nicola Binaghi -. In questi giorni è in corso la sua installazione presso il Museo archeologico nazionale di Ferrara, un edificio del '400 sul quale, per i vincoli legati alla Sovrintendenza delle belle arti, non sono permessi interventi sulle strutture murarie. La possibilità di installare il sistema senza fili, basato sulla trasmissione di onde radio, su un impianto preesistente permette anche di lavorare senza chiusura delle sale al pubblico».
Maria Cristina Ricossa

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