Una discarica più grande del quartiere con cui confina

Il caso dell'ex cava Castella, in cui potrebbe sorgere una discarica, contro cui si batte il Codisa
AA

L’area dell'ex cava Castella, con 416. 000 mq, supera quella del quartiere Buffalora, pari a 345.000 mq. 

È la conclusione a cui sono giunti i membri del Comitato difesa salute e ambiente, Codisa, dopo aver perimetrato l’Ateg 25, l'ambito estrattivo che contiene l’ex cava in cui potrebbe arrivare un impianto di smaltimento dei rifiuti, e Buffalora. 

Il destino dell’ex Cava Castella resta ancora sospeso, in attesa del pronunciamento definitivo della Regione. Sulla realizzazione della discarica per rifiuti speciali non pericolosi e annesso impianto di trattamento in una parte di territorio, tra Brescia, Rezzato e Castenedolo (che insiste sull' Ateg 25, ex bacino estrattivo al confine con Buffalora) la Regione ha già espresso un primo diniego: l’ufficio Via ha dato parere negativo in merito alla compatibilità ambientale.

I Comuni coinvolti, appoggiati dalle associazioni ambientaliste, hanno manifestato la loro contrarietà.

«Manca solo la Regione, perché anche la Provincia sostanzialmente sposa la contrarietà al progetto - sottolinea Angela Paparazzo, presidente del Codisa -. Non capiamo, però, come mai il Pirellone non abbia ancora sancito in modo definitivo il suo no. La Regione ha fatto due Conferenze dei servizi, a luglio e settembre, dove la Castella srl ha presentato delle osservazioni e due studi, uno di natura odorigena, l'altro di natura epidemiologica che non hanno modificato le posizioni di enti competenti e associazioni sul fatto che la discarica in questa zona non sia compatibile».

«Per quanto riguarda l’escursione di falda monitorata, sulla quale secondo la Castella non ci sarebbe nessun problema, dal 2009 al 2014 si è passati, secondo la documentazione depositata in Regione, da 116, 3 metri sul livello del mare a 121».

Riguardo la mappa delle criticità del quartiere su cui andrebbe a insistere la nuova discarica, il Codisa,ricorda - fra le altre - la cava ex Piccinelli contaminata con cesio 137, i bitumifici Gaburri e Profacta, la discarica Ve.Part, la tangenziale sud e l'A4.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia