Valsabbia

Il papà di Tommy: «Ha salvato mio figlio, vorrei incontrarlo»

Giorgio Gavina, il papà di Tommaso, 9 anni, ha affidato a Facebook un appello nella speranza di ringraziare il medico che ha salvato il figlio
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«Ho saputo dai medici del pronto soccorso che Tommaso è stato salvato da un medico che si trovava lì per caso. Faccio un appello a tutti per riuscire a capire chi possa essere questo angelo. Così come vorrei sapere chi è stato coinvolto e scusarmi».

Sono le parole che Giorgio Gavina, il papà del piccolo Tommaso, 9 anni appena, ha affidato a Facebook nella speranza di poter ringraziare di persona chi, trovatosi nel posto giusto al momento giusto - seppur terribile - ha saputo compiere l’impossibile. Negli istanti tremendi di domenica 27 settembre. Di quel pomeriggio in cui l’auto a bordo della quale il piccolo viaggiava assieme al papà e alla mamma lungo la 45 bis in direzione di Gavardo è rimasta coinvolta in una terrificante carambola. Uno schianto in cui ad avere la peggio è stato proprio il bimbo, che ha perso i sensi in arresto cardiaco.

A salvare Tommaso ci si è messo anzitutto il caso, clemente nella disgrazia. Sulla stessa strada della famiglia di Castiglione delle Stiviere, infatti, si trovava un medico, pare anestesista, che non ha perso un istante e compreso la gravità della situazione. Fortuna ha voluto - come lo stesso papà ha ricostruito, lui di casa nel Mantovano, alla Gazzetta di Mantova - che tra i veicoli incolonnati dopo l’incidente vi fossero anche delle ambulanze di ritorno da un evento sportivo. Il medico si è fatto consegnare il kit presente su una di esse e ha provveduto a intubare il bimbo. E così lo ha salvato, a detta degli stessi sanitari del Civile, ove da quel giorno Tommaso è ricoverato. Vincendo una battaglia contro il tempo che forse neppure l’invio dell’elisoccorso, giunto dal cielo poco dopo, avrebbe potuto condurre a buon fine.

Poi, com’era apparso, quell’«angelo» - per dirla con le parole del signor Gavina - è svanito. In un silenzio che è cifra di una generosità ancor più grande. E a chi si è adoperato per rintracciarlo, sulla scorta dell’appello del papà che - rimasto a sua volta ferito ha appreso dell’operato del misterioso dottore solo domenica -, il medico avrebbe riferito di voler restare anonimo. Mettendo un sigillo di ulteriore straordinarietà a una storia che, di per sé drammatica, attende ora solo che un ultimo tassello si aggiunga al mosaico per essere definita a lieto fine: la guarigione di Tommaso, che dopo giorni terribili, pare reagire alle cure della rianimazione pediatrica

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