Prostituzione, i minorenni: «L’idea era fare soldi facili»

I ragazzi hanno tra i 15 e i 17 anni e nell'interrogatorio dichiarano le loro intenzioni
SESSO CON MINORI, 11 ARRESTI
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I carabinieri sono sicuri. «Gli adulti sapevano che i ragazzi erano minorenni». Quegli adulti ora sono agli arresti domiciliari. Dodici persone, una non è ancora stata rintracciata, accusate di prostituzione minorile.

Tra queste ci sono un sacerdote Don Diego Rota della parrocchia di Solza nella bergamasca, un allenatore di una squadra giovanile, Cristian Zilli della Acos Treviglio, e un vigile urbano di Albino, Egidio Bosio. Tra i dodici arrestati dai Carabinieri di Brescia c’è anche il bresciano Claudio Tonoli, il 56enne di Collebeato affetto da Hiv già fermato dalla polizia di Montichiari per aver consumato rapporti sessuali non protetti pur sapendo di essere malato.

L’inchiesta firmata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, è nata dalla denuncia di una madre bresciana che nell’estate del 2014 trova sul telefono cellulare del figlio sedicenne messaggi scambiati con adulti e che si riferiscono ad incontri di natura sessuale.

Scatta la denuncia. E le indagini portano nella bergamasca dove il ragazzino aveva trascorso le vacanze estive con il padre residente a Seriate. Messo alle strette il giovane ammette: «con altri amici abbiamo conosciuto adulti sul canale social Badoo e ci siamo prostituiti».

Hanno tra i 15 i e 17 anni. I clienti arrivano anche a 60 anni. «L’idea era quella di raggranellare soldi facili» spiegheranno in interrogatorio i ragazzini. E spuntano i nomi dei clienti che pagavano in base al tipo di prestazione da 20 a cento euro. Non solo; in tante occasioni spuntavano anche regali come i biglietti per l’entrata a Gardaland, pranzi e cene al McDonald’s e in un caso anche una collanina d’oro con lo stemma dell’inter. 

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