Nel nome dello «Hcötöm»: a Lumezzane sono 4mila

La città vanta oltre 4mila soprannomi, dagli «anatroccoli» agli «ombrosi»
AA

 La Valle del Gobbia vanta i più fantasiosi e i più numerosi soprannomi - in lumezzanese aspirato «hcötöm» (dal Greco «skopto», prendere in giro, disprezzare) di tutto il Bresciano e forse oltre.

Se Gian Battista Muzzi ne ha raccolti ottomila fra città e provincia, la sola Lumezzane ne allinea più di quattromila, catalogati in vista di pubblicazione. Tanto che da sempre, accanto all’anagrafe ufficiale esiste quella dei soprannomi per un motivo semplice: fino agli anni Sessanta del ’900, i cognomi lumezzanesi si rincorrevano da secoli, raggruppabili in non più d’una ventina di famiglie.

I soli Ghidini, ancora oggi, toccano il migliaio. Unico modo per distinguerli era (è) il soprannome, affibbiato alla famiglia, retaggio del costume degli antichi romani: Tone del Moleta; Alfonso de Modèl; Gioàne de Comèle, tutti Ghidini, ovviamente. I soli Ghidini Tahù si diramano in trentacinque famiglie. Cipriano Ghidini del Bepì soleva dire, argutamente, che a Mosniga sono Ghidini perfino le galline. 

Soprannomi legati alle persone, ma pure alle frazioni: Ca’ de Pregnàa (Cani di Pemiano); Luf de Muhnìga (Lupi di Mosniga); Malégn de Hunìc (Malignotti di Sonìco); Macc de Hanbahciàa (Matti di San Sebastiano); Lecapiàcc de Piatüc (Leccapiatti di Piatucco); Nedròcc de Fontana (Anatroccoli di Fontana); Umbrùh de la Al - oppure Uàl, secondo pronuncia di S. Apollonio - Ombrosi, per via della scarsità… solare del fondovalle. 

A Lume le singolarità si sprecano, ad esempio: Picio, Pècio, Pacio, Pacì, Pacioto, Paciutì, Pacete, Panciù, Panceta, Panciogo, Piciu… Ancora: Bolòcio (per via di mezzo strabismo), Bìgol de Galèl (dongiovanni che fu); Piatulì (Piattolina…); Rampù e Rampì; Bagòt, Baghèt, Bagòh e Bahù, (Pancioso, Pancetta, Bagosso, Bassone); Calcabale; Cuco; Pehòto, Ciöh (Brolo); Maiamigole; Ganahina; Cugno; Ciciadicc, Ciciadhönöcc (perché stava sempre rannicchiato accanto al fuoco con le ginocchia al mento)… Facciamo ammenda di quelli dissacranti e offensivi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia