Il Comune temporeggia, il privato si autoasfalta via Leopardi

Stanchi di attendere le mosse del comune, sei imprenditori hanno deciso di provvedere in autonomia
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Aiutati, specialmente se il Comune (al momento) non può aiutarti. La via Leopardi, in località Tupinùdhol incrocia con la Via Industriale.
Da quella strada si dipartono tre diramazioni per accedere ad una decina di officine. La via Leopardi, però, da diverso tempo, di… poetico aveva soltanto il nome, perché la rottura delle tubazioni dell'acqua aveva sollevato l'asfalto e cancellato la segnaletica. 

Per questo Paolo Bugatti dell'Ilcar e Laura Bonomi della Bonomi Acciai, si erano rivolti al Comune, ma in due incontri con l'assessore Gabanetti non erano venuti a capo di nulla vuoi perché le casse pubbliche sono vuote vuoi perchè per quella strada nata decenni fa su iniziativa privata, non si riusciva a dirimere se fosse ancora da considerare privata o pubblica. 

La disponibilità dell'assessore Gabanetti era aperta, ma i tempi biblici. Allora Paolo Bugatti e Laura Bonomi interpellavano altre quattro aziende della zona ottenendo l’immediata l'adesione di: Piermarco Bianchi, dell'Italacciai; Adriano, della Gabrieli Fratelli; Ornella Siciliano, dell'omonima falegnameria; Marco Maffeo con la sua ditta. Al disagio viario s'aggiungeva spesso la confusione generata dalla segnaletica mancante per cui si formava un groviglio di veicoli indecisi circa la direzione da prendere.

Così ecco interpellata l'impresa asfaltatrice, stipulato l'accordo sulla spesa, quello della sua ripartizione tra i sei «contribuenti» e ieri l'asfalto ha cominciato a fumeggiare in via Leopardi. Di seguito il ripristino della segnaletica verticale e orizzontale.

«Non potevamo attendere i tempi del Comune - ha spiegato Bugatti - anche perché per le aziende di Tupinusolo era pure una questione di decoro, visto che arrivano clienti da tutto il mondo». Il gesto privato è molto lumezzanese e fa parte di quella cultura che provvede in nome del bene comune, anche se, come in questo caso, non per conto di chi dovrebbe.

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