Ecco «Ricover!», il cd degli ospiti della casa di riposo

Un album e un calendario a tema sono il frutto del lavoro degli ospiti e degli operatori della Rsa Madre Teresa di Calcutta
Una fotografia del calendario della casa di riposo Madre Teresa di Calcutta
Una fotografia del calendario della casa di riposo Madre Teresa di Calcutta
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La musica come un elisir di lunga vita. E la fotografia per immortalarla. Alla Rsa Madre Teresa di Calcutta di Sarezzo il mercoledì pomeriggio viene dedicato al canto. Attraverso la musica gli ospiti ottengono molteplici benefici tra cui il recupero della memoria e il miglioramento del benessere psicofisico, che gli anziani possono raggiungere ascoltando e cantando canzoni caratteristiche della propria gioventù. 

Partendo da queste considerazioni è maturata l’idea di dedicare alla musica e al canto l’edizione 2019 del calendario, lavorando sui brani che, durante l’anno, vengono spesso eseguiti in coro nei momenti di socializzazione condivisi anche con i familiari e gli amici degli ospiti. 

Ecco dunque il progetto: canzoni abbinate, per argomento, ai mesi dell’anno, registrate su un cd intitolato «Ricover!», che contiene dodici cover rappresentate in altrettanti scatti fotografici ed eseguite da un coro variegato composto da una trentina di persone tra ospiti, parenti, volontari, personale e amministratori.

La narrazione fotografica dei brani è stata affidata al fotografo Silvano Peroni, che ha utilizzato l’approccio, già abbozzato nel calendario precedente, della staged photography, la cosiddetta fotografia allestita e messa in scena. È un approccio complesso perché l’immagine finale è una sorta di racconto scaturito da un lavoro di scomposizione in singole fasi, poi compattate dal fotografo con una paziente opera di assemblaggio. 

Fondamentale, a questo proposito, è stata la collaborazione artistica con Rosangela Zipponi, che si è occupata della predisposizione degli sfondi sui quali poi lo stesso Peroni è intervenuto sistemando il materiale fotografico raccolto. Ogni immagine ha catturato espressioni spontanee degli ospiti, che, calati nella parte, hanno reagito con sorpresa alle insolite sollecitazioni provenienti da una realtà com’è quella di un set fotografico. 
Ne è scaturito un risultato brillante e divertente, frutto di un lavoro di squadra orchestrato da un team affiatato e composto da una molteplicità di soggetti, che si è avvalso della grande disponibilità del gruppo di volontariato operante nella struttura.

«Questo progetto è stato accolto con entusiasmo da tutti, specialmente dagli ospiti - afferma il direttore amministrativo della rsa Giuseppe Ronchi -, che hanno avuto modo di sentirsi ancora protagonisti di qualcosa».

 

 

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