«Cena stellata» per aiutare l'oratorio

Lunedì gli chef Maffioli, Antonelli e Lèveillèe e il pasticciere Cavalleri saranno al lavoro insieme
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Una «cena stellata» per festeggiare i cinquant’anni dell’oratorio Paolo VI di Concesio e raccogliere diecimila euro in un colpo solo da donare alla Parrocchia dedicata a Sant’Antonino Martire. I soldi serviranno per i lavori di restauro del luogo dedicato ai ragazzi, tanto caro all’allora Papa, oggi Beato Paolo VI.

«L’iniziativa - spiega Dario Temponi, volontario della Pieve - è venuta agli chef Roberta Antonelli dell’Osteria del Michelas e Philippe Lèveillè, del Miramonti L’altro che, in occasione del cinquantenario dalla fondazione dell’oratorio, desideravano impegnarsi in qualche modo per la comunità. Hanno così coinvolto altri due chef di grande livello, Beppe Maffioli del Carlo Magno e il pasticciere Giovanni Cavalleri della Pasticceria da Roberto e hanno deciso di organizzare una cena di beneficenza».

Lunedì prossimo alle 20, nell’oratorio Paolo VI, gli chef cucineranno per 200 persone che, per accedere alla cena pagheranno 50 euro a testa. Tutta l’organizzazione della serata (già sold out) è a cura degli chef che sono riusciti a coinvolgere sedici realtà, anche non del paese, nella cena: il consorzio Franciacorta per il vino, poi macellerie, ortofrutta, agroittiche, lavanderie per le tovaglie, fornerie, negozi di fiori per gli addobbi dei tavoli e i vari fornitori della materia prima che sarà trasformata dagli chef. Tutto sarà donato alla Parrocchia per far sì che l’intera somma vada all’oratorio.

A raccontare il menù è lo stesso Philippe Lèveilleè: «Partiamo con Pappa al pomodoro, pecorino di Pienza e olio extravergine toscano, poi trota di fiume con agrodolce di verdure e croccante soffiato di tapioca per proseguire con risotto alla barbabietola e fonduta di formaggi. Il secondo sarà coniglio alla bresciana con polenta di quarantino prima del tiramisù di Giovanni della pasticceria Roberto di Erbusco». 

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