Valsabbia

Un centinaio di persone per dire no allo sportello anti gender

Il «Gruppo cittadini di Prevalle e non» ha contestato la scelta dell'amministrazione guidata dal leghista Amilcare Ziglioli
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
  • La protesta contro lo sportello antigender
    La protesta contro lo sportello antigender
AA

Un centinaio di persone ha manifestato contro lo sportello anti gender voluto dall'amministrazione comunale di Prevalle e che è aperto al pubblico ogni sabato di luglio e agosto.

Il «Gruppo cittadini di Prevalle e non» ha contestato la scelta dell'amministrazione guidata dal leghista Amilcare Ziglioli e chiesto che non siano spesi soldi pubblici per un'iniziativa «che è distante dal pensiero di tanti e che non è giusto venga finanziata con i soldi della collettività».

Lo sportello anti gender ha aperto una settimana ed è gestito da Sara Prandini, insegnante di scuola elementare del paese. «Vogliamo parlare ai nostri giovani, dire che l'unica famiglia che esiste è quella composta da padre, madre e figli anche se non abbiamo nulla contro gli omosessuali per i quali dobbiamo pregare molto» ha detto Sara Prandini.

Nel gruppo che ha protestato davanti alla sede del Comune di Prevalle c'erano anche insegnanti e colleghi della stessa Prandini

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia