Valsabbia

«Justice for Raffaele»: la petizione della famiglia Tirali

Avviata una petizione su Change.org per chiedere alla magistratura svizzera di non chiudere le indagini sulla morte di Raffaele Tirali
AA

Un petizione su Change.org per chiedere alla magistratura svizzera di non chiudere le indagini sulla morte di Raffaele Tirali. E' quanto stanno facendo i genitori e gli amici del 23enne di Paitone.

Il 31 marzo dello scorso anno Raffaele si trovava a St. Moritz in un ristorante dove lavorava da circa 6 mesi. È rimasto schiacciato nel montacarichi del ristorante da un grosso frigorifero che, con i colleghi, stava spostando dalla cucina ad un piano inferiore. Secondo la Procura svizzera non ci sarebbero responsabilità della struttura per quanto successo, né tantomeno dei colleghi che erano con Raffaele negli ultimi istanti della sua vita. Una decisione che non convince i familiari.

Raffaele in quel montacarichi non doveva starci, questo è assodato. Ma le incognite sono troppe. «Chi ha azionato l'ascensore per le merci, visto che lo si può fare solo da fuori? E' vero che quel montacarichi aveva dei problemi di funzionamento, come raccontato da una ex dipendente alla famiglia?». 

I familiari di Raffaele Tirali ora si sono rivolti ad un avvocato dell'Anmil, l'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, perché si opponga all'archiviazione del caso e per chiedere che venga fatta giustizia. La stessa che sui social network cercano gli amici di Raffaele, che da giorni «tappezzano» le loro bacheche con la foto del giovane e Francesca, la sorella, che ha lanciato una petizione su Change.org.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Argomenti