Cultura

XFactor, i Jarvis «abbandonano», Leslie e i Soul System ripescati

La band convince a metà con «E la luna bussò», ma rientra nel programma dopo il ritiro improvviso dei Jarvis. E scoppia il caso
Leslie Sackey sarà in finale ad X Factor con i suoi Soul System
Leslie Sackey sarà in finale ad X Factor con i suoi Soul System
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Leslie Sackey passa il turno con la sua band Soul System a X Factor. Il giovanissimo di Sanpolino approdato alla ribalta di Sky sarà quindi in finale al programma presentato da Alessandro Cattelan. Terzo bresciano di sempre, dopo Jury Magliolo e Roberta Pompa, si è però guadagnato l’accesso al programma solo con il ripescaggio della band grazie alla decisione dei Jarvis - la prima scelta di Soler - di ritirarsi per non meglio precisati «motivi personali», come annunciato in puntata da Cattelan. La loro energica versione dell’hit di Loredana Bertè «E la luna bussò» non aveva infatti convinto il giudice.

Dovranno vedersela con Daiana Lou e Les Enfants - a completare il terzetto dei Gruppi scelti da Soler (con Max Gazzè) a Barcellona, la sua città - mentre a Bologna Manuel Agnelli per i suoi Over ha scelto - con l’avallo di Daniele Silvestri - Alessandra Fortes Silva, Andrea Biagioni ed Eva Pavarello.

Il rapper Fedez, aiutato dal dj Benny Benassi, ha dato il via libera da Saint Tropez alle Under donne Gaia Gozzi, Rossella Discolo e Caterina Cropelli. E Arisa? Dopo le sedie shock dei Bootcamp, i suoi tre Under uomini - «benedetti» a Torino da Patty Pravo - saranno Marco Ferreri, Lorenzo Lumia e Diego Conti.

Leslie Sackey studia Economia e commercio alla Statale è noto al pubblico dei talent per avere preso parte ad «Amici 14»: si è fatto conoscere inizialmente come corista della cantante Cheryl Porter (con il suo gruppo gospel si è esibito alle nozze di Belen Rodriguez) e nella band del talento brescian-ghanese come lui Daniel Adomako, già vincitore di Italia’s Got Talent.

Il caso dei Jarvis, nel frattempo sta suscitando un vespaio sui social network: «Nessun motivo personale, faremo chiarezza sul perché ci è stato impedito di continuare», hanno scritto i ragazzi in un post su Facebook, poi rimosso. Si parla di un contratto capestro «al buio», per cinque album. Ma la Sony non ci sta e bolla la polemica come «pura speculazione».

 

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