Cultura

Marysa Bonomelli: arte, passione e una generosità ripagata

Addio alla docente di Teoria e Solfeggio al Conservatorio Marenzio
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Ciao Marysa, o semplicemente Marisa Bonomelli, ma così è - ancora fatico a dire «era»- il tuo nome d’arte. Marysa non aveva mai tempo, ogni attimo era prezioso, per la sua grande ansia di conoscere, capire, trasmettere. Studiare e sapere, per dare. Uno spirito mai sazio di partecipare, condividere, aiutare.

Un diploma dopo l’altro, musica e musica, i fratelli sempre per primi nei pensieri che assalgono ogni giorno, una volontà straordinaria di «andare avanti» e guardare oltre, al domani. Un insegnamento per tutti, per quello stuolo di allievi di solfeggio in Conservatorio (tutti suoi «figli») e di canto.

Si faceva voler bene Marisa, anche perché aveva anche la rarissima arte di farli sorridere, i suoi studenti, portandoseli in quegli «altri cieli» in cui si librava la sua fantasia.
Donna colta, con una personalità forte, una dignità senza «arie», sempre riconoscibile nelle attitudini, nelle fiammate, nelle trepidazioni, negli slanci generosi, in certi silenzi. Amava i colori: oggi verde speranza, rosso come il sole, giallo come l’allegria. Mai il nero o il grigio, da evitare. Comprava continuamente libri nuovi cui attingere per la sua sete di sperimentare.

Dai, ragazzi, proviamo... come sulla spiaggia di Monterosso (io ero piccola) quando voleva che tutti imparassimo lo yoga: Marysa, serissima, con un libro in mano, anche il mio Papà, Fedrigolli, i Ragni, i Ghelfi…, tutti a seguirla in quello strano oracolo...

Marysa Bonomelli, del 1932, diplomata in Pianoforte, Canto e Canto didattico, è stata docente di Teoria e Solfeggio al Conservatorio Marenzio di Brescia, per anni insegnante di Canto alla Scuola Diocesana «Santa Cecilia», e di tecnica vocale per vari Cori della città, fra cui la Scuola Corale della Banda cittadina «Capitanio».

Ha svolto un’intensa attività come cantante, tenendo numerosi concerti in Francia e in varie città italiane. Ha preso parte a récital teatrali e musicali su tematiche di impegno civile, collaborando con attori, compagnie teatrali e Associazioni culturali. Grazie alla passione e alla particolare attenzione verso aspetti culturali e di fisiologia del corpo ispirati alle metodologie dell’antiginnastica, ha formato generazioni di cantanti. Negli ultimi mesi della malattia gli allievi hanno reso omaggio all’impegno ed al calore umano della loro insegnante, prestandosi, insieme con la famiglia, ad un’assistenza quotidiana e continua, che ha permesso loro di accompagnarla nell’ultimo tratto della sua intensa esistenza. I funerali sono stati celebrati martedì. 

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