«4/qUARTI», dieci e non più dieci: addio con ennesimo successo

«4/qUARTI», 10 e non più 10. Tradotto: l’happening più grande e movimentato della musica bresciana ha compiuto ieri dieci anni e anche stavolta ha colpito nel segno, ma sarà l’ultima, per scelta degli organizzatori che hanno deciso di consegnare agli annali la kermesse.

Charlie Cinelli, Plan de Fuga, Paletti, Seddy Mellory tra i big che si sono alternati sul palco del centro sportivo di Borgosatollo secondo una consolidata formula. Quella di «4/qUARTI» - per chi non l’avesse mai incontrata nei due lustri passati - che prevede(va) di fatto una grande performance collettiva, con oltre 500 artisti bresciani di ogni età impegnati in 10 ore di musica non-stop. A ogni gruppo è sempre spettata una canzone sola, con passaggio di testimone immediato e relativo su e giù dal palco dopo ogni esibizione. 

A coordinare nel backstage questi velocissimi cambi di scena che spaccano quasi il minuto c’era Diego Spagnoli, stage manager numero 1 in Italia (di Vasco Rossi da più di 30 anni, ma anche di altre importanti band internazionali). 

Sul palco Alberto Belgesto della Latteria Molloy ha presentato - sino a ieri - gli artisti riscaldando l’atmosfera di quella che è soprannominata la «Woodstock bresciana». 

Il pubblico si è goduto sul prato del Centro Sportivo di Borgosatollo la varietà psichedelica dei generi: dal rock all’indie, dal pop al cantautorato, dall’elettronica allo swing, dal country al punk, al «4/qUARTI» c’è sempre stato spazio per la creatività degli esordienti e le note conosciute dei veterani. Peccato che questa sia l’ultima edizione: speriamo che qualcuno raccolga in fretta la sfida di una nuova proposta.