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L'ex caserma Serini al Viminale per accogliere 300 profughi

Il passaggio dell'ex caserma dalla Difesa al Ministero dell'Interno è funzionale alla creazione di un hub per i profughi
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Il Ministero della difesa cede l’ex caserma Serini di Montichiari al Demanio, che la affiderà al Ministero dell’interno. La procedura per il passaggio di consegne è ufficialmente in corso e dovrebbe concludersi entro fine mese. L’ex struttura militare, inutilizzata da anni, potrebbe diventare un nuovo «hub» lombardo da circa 300 persone per far fronte ai continui arrivi di richiedenti asilo. Sul progetto al momento non si registra alcuna dichiarazione da parte del Ministero dell’interno.

«Da Roma non ho comunicazioni circa l’utilizzo futuro della struttura - conferma il prefetto di Brescia, Valerio Valenti -. L’accoglienza diffusa resta la miglior risposta al fenomeno e noi continuiamo a lavorare in questa direzione, ma è altrettanto chiaro che la velocità di risposta da parte del territorio non tiene il ritmo degli arrivi dei richiedenti asilo».

La prospettiva che la ex Serini diventi un «hub» per l’accoglienza temporanea di profughi non manca di raccogliere critiche. Oltre al sindaco di Montichiari (ne riferiamo a fianco) sulla vicenda è intervenuto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni: «Nessuno ci ha coinvolto e non mi pare sia il modo migliore per realizzare interventi di questo tipo. I centri profughi sono giusti ma non bisogna farli qui, bisogna farli in Africa per distinguere chi ha diritto alla protezione internazionale e chi no». Poi l’annuncio: «Ho già chiesto all’assessore alla Sicurezza Bordonali di fare tutte le verifiche, per vedere se questa struttura ha l’agibilità e ci sono tutte le condizioni igienico sanitarie».

Secca la replica del Pd Gianni Girelli: «I profughi in un modo o nell’altro vanno accolti, non c’è altra strada e Maroni lo sa bene, perché anche lui da ministro ha fatto esattamente lo stesso. Del resto solo quattro anni fa chiedeva alle Regioni di accogliere i migranti»

«Brescia e il suo territorio vivono già una situazione di emergenza - dice Mariastella Gelmini, FI - e l’ipotesi di questo centro è un colpo ulteriore». Viviana Beccalossi (FdI) annuncia: «Sono pronta a promuovere una raccolta di firme sul territorio. Sindaci e cittadini dichiarino in modo pacifico il loro no». Da parte sua Mauro Parolini (Ncd) ha chiamato il ministro Alfano «per sottolineare tutte le criticità di una simile scelta».

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