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Trasferta a La Spezia: Daspo a 36 tifosi bresciani

Non potevano affrontare quel viaggio perché privi della tessera del tifoso, obbligatoria per le trasferte
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Costa cara la trasferta di La Spezia a 36 tifosi del Brescia. Identificati a bordo di un pullman e raggiunti in questi ore da Daspo, il provvedimento che vieta di accedere alle manifestazioni sportive. Rischiano di rimanere lontano dagli stadi da uno a tre anni.
 
Il Daspo firmato dalla Questura di La Spezia è destinato a 36 ultras del gruppo Brescia 1911, con in testa il portavoce Diego Piccinelli; ultras, che in occasione delle partite casalinghe sono sistemati in gradinata, che non potevano affrontare quel viaggio perché privi della tessera del tifoso, strumento obbligatorio per seguire le partite esterne della squadra del cuore.
 
Intercettati in autogrill a Sarzana si sarebbero giustificati con un semplice: “Stiamo andando al mare e non alla partita”, ma per la Digos di Brescia e per i colleghi liguri quegli ultras sabato 12 ottobre avrebbero voluto raggiungere lo stadio Picco per seguire le rondinelle.  
 
La direttiva del Ministero dell'Interno del 2009 inoltre vieta ai tifosi dei gruppi organizzati sprovvisti di tessera del tifoso anche semplicemente di organizzare una trasferta. Come hanno invece fatto, secondo la ricostruzione delle Questure di Brescia e La Spezia, i 36 tifosi del bresciano finiti nell’elenco dei diffidati.     
 

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