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Nervi tesi e parole forti: Brescia atteso alla reazione

Gli episodi di Paci e Di Cesare, la parole del diesse Iaconi e di Gino Corioni: momento difficile per le rondinelle.
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Ritrovare se stesso, il gioco, la vittoria. La missione del Brescia questa settimana non è certo facile: il ko di Crotone è ormai sullo sfondo, ma perché scalzato dall'oggi e soprattutto dal domani. C'è attesa di capire quali misure saranno prese dal giudice sportivo nei confronti di Massimo Paci e Valerio Di Cesare.
Il primo è stato espulso allo Scida per una manata a un avversario, il secondo è stato ammonito (ed essendo in diffida, solo per questo sarà squalificato) ma in particolare si è reso protagonista di scene tutt'altro che edificanti al termine della gara. E il rischio che il giudice sportivo, su segnalazione del direttore di gara o della procura federale, usi la mano pesante è forte.

«Siamo arrabbiatissimi, delusi, prenderemo provvedimenti verso quei giocatori che non fanno onore alla nostra società», ha detto Andrea Iaconi al Giornale di Brescia. Previste multe verso Paci, Di Cesare, ma anche Kukoc, a sua volta responsabile di alcuni atteggiamenti non consoni verso tifosi avversari e raccattapalle.

Ma è anche la voce del presidente Gino Corioni a farsi sentire, sempre dalle colonne del GdB. «Alcuni giocatori sono troppo nervosi, venerdì sera li avrei presi a schiaffi pure per l'atteggiamento ad inizio partita; ora sta a Bergodi prendere in mano la situazione e risolvere i problemi».

All'orizzonte di sono sei gare nel mese di marzo, di cui le prime due saranno in casa: sabato 1 contro il Carpi, sette giorni dopo con il Latina. Bergodi e i suoi inizieranno a pensarci da domani pomeriggio, quando alle 14.30 la squadra si ritroverà al San Filippo per la ripresa degli allenamenti. Detto che mancheranno Paci e Di Cesare, il tecnico ritroverà Sodinha e molto probabilmente anche capitan Zambelli.

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