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La XX Miglia incorona Alfredo Corsini

Oltre 700 i podisti che hanno partecipato alla storica corsa cittadina organizzata dall'Aics provinciale
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Per la terza volta su quattro, la XX Miglia di Brescia incorona Alfredo Corsini, Master40 dell’Atletica Gavardo, specialista della storica corsa cittadina organizzata dall’Aics provinciale ed intitolata da quest’anno alla memoria dell’ex gloria del mezzofondo bresciano Franco Volpi, scomparso lo scorso marzo.
Tra gli oltre 700 podisti (competitivi e non) al via, Corsini è l’unico a battere i 32 chilometri di percorso rimanendo sotto le due ore (1h59’18”), anche se, differentemente dalle passate affermazioni, la concorrenza lo spaventa fino all’imbocco della salita del castello di Brescia, sede di partenza ed arrivo.

Tagliato il traguardo la felicità è mitigata dalla sorpresa: «È stata dura, l’atleta del Franciacorta mica mollava! Non sono riuscito a staccarlo sulle due salite (San Giuseppe e Muratello, ndr), non ero al meglio… stavolta pensavo di non farcela».
“L’atleta del Franciacorta”, secondo in 2h00’27”, altri non è che Marco Ferrari, MM35 con una vera e propria passione per la Proai-Gölem: «Corro solamente da due anni; prima giocavo a calcio, poi salendo sul Guglielmo ho visto quei pazzi che correvano e mi sono innamorato della gara. Ero qui proprio per prepararla». Peccato per quel rifornimento in cima alla Maddalena: Ferrari si ferma, Corsini no, e si crea il gap decisivo. Terzo in 2h03’44” si piazza Alberto Mensi, altro specialista della montagna, il migliore dei tre in discesa.


La gara femminile vede pochissime atlete al via. La scarsa concorrenza non toglie nulla alla bella prova di Flora Morandi (Atl. Cellatica), vincitrice in 2h43’18” davanti ad Anna Mazzacani ed Angela Ausonio, giunte rispettivamente con 2 e 5 minuti di ritardo.
La quarta edizione della manifestazione portava in dote una novità, la XII Miglia, che fissava il suo arrivo proprio sulla vetta della Maddalena. I primi nomi sull’albo d’oro sono quelli dei Master Rosanna Tavana ed Ivan Cotali.


Matteo Carone
 

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