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Belloli sfiduciato, la finale di Coppa Italia femminile si gioca

La protesta per le dichiarazioni sessiste del presidente della Lega Dilettanti ha avuto successo. Brescia-Tavagnacco si giocherà sabato
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La finale della Coppa Italia femminile fra Brescia e Tavagnacco si giocherà. La protesta annunciata nei giorni scorsi è rientrata dopo l’incontro di oggi in Figc richiesto da Aic e Aiac sulla situazione del calcio femminile in Italia e soprattutto dopo la sfiducia del Consiglio direttivo della Lnd al presidente Felice Belloli.

Il presidente federale Carlo Tavecchio ha ricevuto le delegazioni delle calciatrici, delle allenatrici e degli allenatori guidate da Damiano Tommasi e Renzo Ulivieri alla presenza del direttore generale Michele Uva, del vicedirettore generale Francesca Sanzone e della coordinatrice della commissione Figc per lo sviluppo del calcio femminile Rosella Sensi. 

«Preso atto della sfiducia politica del Consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti a Felice Belloli, presentato nel dettaglio il progetto avviato dalla Figc per la crescita della disciplina e illustrate tutte le richieste di maggior coordinamento avanzate dalle rappresentanti delle calciatrici e delle allenatrici - si legge in una nota della Federcalcio - si è deciso di aprire un percorso condiviso che porti all’individuazione dell’organismo di indirizzo per le future strategie di sviluppo del settore, dal vertice alla base». 

La mediazione ha dunque avuto successo. L’impegno di definire le attribuzioni e i poteri di intervento del nuovo organismo entro la fine di giugno, «coinvolgendo all’interno della Commissione anche i rappresentanti delle società».

Il caso era nato in seguito alle dichiarazioni attribuite al presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli, in un verbale del 5 marzo («basta dare soldi a queste quattro lesbiche»), confermate da due testimoni, ma smentite dall’interessato. Contro gli insulti sessisti si era mosso il mondo del calcio femminile, prima ritardando di 15 minuti l’inizio delle semifinali di Coppa Italia (Brescia-Mozzanica e Tavagnacco-Res Roma) e successivamente facendo saltare la finale prevista sabato a Abano Terme. Una protesta che ha avuto successo visto che Belloli è stato sfiduciato all'unanimità dal Consiglio direttivo e che sono attese le sue dimissioni a soli sei mesi dalla sua elezione. 

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