«Se il ghiaccio si rompe la caduta potrebbe essere fatale»

Le Torbiere sono ghiacciate in queste giorni: molti sfidano lo spessore del ghiaccio andando contro i divieti della riserva
LE TORBIERE GHIACCIATE
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Non è una pista di pattinaggio su ghiaccio naturale, né un parco giochi dove magari organizzare picnic o festicciole: è una Riserva naturale e come tale ha regole proprie e abitanti che vanno rispettati.

 

Le Torbiere, in questi giorni di freddo, offrono un paesaggio unico, suggestivo e vissuto da moltissime persone; le vasche d’acqua sono completamente ghiacciate e una passeggiata lungo i percorsi permette di vedere il luogo in una inconsueta veste invernale. Ci sono però alcuni individui che, in modo alquanto sprovveduto e senza valutare le possibile conseguenze delle loro azioni, hanno provato lo spessore del ghiaccio.

Sulla pagina Facebook della Riserva domenica scorsa, quando la zona è stata presa d’assalto dagli appassionati delle camminate nella natura, sono arrivate decine di segnalazioni con fotografie allegate.

«Stiamo predisponendo dei cartelli che vietano di camminare sul ghiaccio delle vasche - spiega la presidente dell’ente gestore, Emma Soncini -; forse così, con il divieto scritto, ci sarà un po’ più di rispetto, soprattutto perché se il ghiaccio si dovesse rompere, la caduta potrebbe essere fatale: risalire dagli argini non è una cosa semplice e l’ipotermia è assicurata. Ciò che più mi stupisce - continua Soncini - è che dalle immagini che sono arrivate, a cimentarsi in questo "gioco" pericoloso sono stati tutti adulti. Per chi ha a cuore le Torbiere - conclude - è difficile, per non dire frustrante, vedere come spesso queste siano vissute dai non addetti ai lavori».


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