Rischio siccità, rubinetti da chiudere in dodici Comuni

Acque Bresciane chiede ad alcuni dei suoi Municipi ordinanze che limitino i consumi idrici
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L’oro blu, nel Bresciano, scarseggia. Per questo Acque Bresciane - che per conto della Provincia gestisce il servizio idrico integrato in 54 Comuni - chiede misure per limitare il consumo di acqua. In dodici Comuni, in particolare, servono ordinanze che impongano il divieto per usi diversi rispetto a quelli igenico-sanitari dalle 7 alle 23.

I dodici Comuni a rischio siccità sono Castegnato, Castrezzato, Monticelli Brusati, Orzivecchi, Paderno Franciacorta, Passirano, Pisogne, Provaglio d’Iseo, Sulzano, Travagliato, Verolavecchia e Zone. Qui, spiega Acque Bresciane, «ragioni orografiche o di dotazione impiantistica comportano maggiore complessità di approvvigionamento idrico in questo periodo». Da qui l’invito rivolto ai sindaci, in base al regolamento del servizio idrico integrato bresciano, affinché emettano quanto prima «un’ordinanza per la limitazione d’uso dell’acqua potabile per soli usi igienico-sanitari dalle ore 7 alle ore 23».

Secondo l’ente sovraccomunale, nelle scorse settimane si sono registrate richieste di prelievo dalla rete acquedottistica prossime, se non superiori, alla capacità di captazione, con una riduzione delle scorte dei serbatoi e abbassamenti della pressione in rete. Da qui l’invito di Acque Bresciane, rivolto ai 54 sindaci associati, ad «assumere misure atte a limitare il prelievo nelle fasce di maggior consumo, come ad esempio programmando il funzionamento degli impianti di irrigazione pubblici durante le ore notturne, con sezionamento in aree ridotte del territorio».

Sotto osservazione, questa volta per i consumi agricoli, è anche il complesso idrico che collega il lago d’Iseo al fiume Oglio e alle decine di rogge e canali dell’Ovest. Il presidente del Consorzio dell’Oglio, Angelo Bergomi, spiega che oggi «il Sebino ha un livello di quasi 68 centimetri sopra lo zero idrometrico, in linea con le altre estati. Il calo, però, è di circa 5 centimetri al giorno. Senza piogge, il livello del lago non è certamente in grado di rispondere da solo alle esigenze dell’agricoltura fino al termine stagione irrigua. Le piogge degli ultimi giorni hanno consentito di guardare con un maggiore ottimismo alla stagione, anche se non possiamo dire di aver scongiurato le difficoltà. Monitoriamo quotidianamente la situazione e siamo pronti a prendere decisioni che consentano all’agricoltura di superare queste settimane decisive per le colture, tenendo però conto degli impatti sul mondo turistico e della navigazione».

 

 

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