Per l’opera di Christo 330 chilometri di filo made in Capriolo

Filati bresciani per la passerella dei sogni, l’opera d’arte che ha già fatto camminare sulle acque oltre un milione di persone
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Filati bresciani per la passerella dei sogni, l’opera d’arte che ha già fatto camminare sulle acque oltre un milione di persone provenienti da tutto il mondo.

Un’azienda bresciana, Filtes International srl di Capriolo, ha infatti fornito 330 km di cucirini ad alta tenacità per l’assemblaggio del tessuto che copre l’intero percorso dell’installazione. In altre parole: i filati che hanno permesso di cucire fra loro i pezzi di tessuto giallo dalia scelto da Christo per i suoi moli galleggianti sono made in Brescia.

Se, infatti, il famoso telo viene dalla Germania, per la precisione dalla ditta tedesca Setex che ha fornito il nylon poliammidico, da Capriolo ecco i filati per assemblare la copertura della passerella, con il suo colore ormai universalmente riconoscibile.

La commessa è giunta a novembre negli uffici dell’azienda bresciana: quattro le settimane impiegate per chiudere il lavoro e consegnare i filati ad alta tenacità. «Non possiamo che essere orgogliosi- spiega Sergio Carrara, amministratore delegato e proprietario di Filtes International-. Una realtà locale come la nostra ha avuto l’onore di fornire il suo contributo ad un’opera di portata internazionale».

 

Per Filtes International (del Gruppo Carrara, con 150 dipendenti fra gli stabilimenti di Adro, Capriolo e Flero- fatturato 2016 oltre i 12 milioni di euro), la commessa destinata a The Floating Piers è solo una delle molte collaborazioni intraprese a livello internazionale. Con il 90% del fatturato destinato all’estero, l’azienda è infatti specializzata nella produzione di filati impiegati in complesse applicazioni tecniche. Dalle uniformi dei vigili del fuoco di tutto il mondo, alle divise dei piloti di Formula uno, fino all’abbigliamento destinato agli sport estremi.

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