Tav, Brescia chiede tempo: «Progetto ormai datato»

Il Broletto chiede di rallentare l'iter per ripensare «un progetto ormai datato». Oggi a Roma la Conferenza dei servizi.
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I lavori della tratta ferroviaria ad alta velocità Brescia-Verona corrono celeri. Addirittura troppo rapidi per le esigenze manifestate dal «sistema Brescia». Tant’è vero che a ventiquattro ore dall’apertura della Conferenza dei Servizi dedicata alla verifica dello stato dei lavori e all’approvazione del progetto definitivo della tratta Brescia-Verona della Tav Torino-Venezia, in una nota il neo presidente della Provincia, Pier Luigi Mottinelli, chiede «di rivalutare in modo ponderato gli impatti che possono derivare dalla realizzazione dell’opera, con un’attenta analisi dello stato attuale, in modo da rendere compatibile il progetto, ormai datato, con le mutate componenti ambientali».

A preoccuparsi del nuovo tratto Brescia-Verona non è però soltanto la Provincia, ma anche la Loggia e gli altri Comuni bresciani interessati dal passaggio dei binari. Oggi a Roma - e non a Brescia, nonostante le numerose richieste avanzate dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli - si riunirà la Conferenza dei Servizi dove in rappresentanza delle diverse amministrazioni locali coinvolte in questa partita, saranno presenti anche i primi cittadini di Montichiari, Borgosatollo, Desenzano, Calcinato, Castenedolo e Flero.

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