«Strage, via il segreto di Stato su ogni atto»

La presidente della Camera Laura Boldrini si è impegnata con i familiari delle vittime della strage durante l'incontro in Loggia
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«Un paese che ha paura del proprio passato non è un paese democratico»: lo ha detto, parlando della strage di Piazza Loggia la presidente della Camera Laura Boldrini, oggi in visita a Brescia. Boldrini ha incontrato un gruppo di studenti delle scuole superiori prima di arrivare a Palazzo Loggia dove, con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, ha parlato con i familiari delle vittime della Strage del 28 maggio 1974.

Nel corso dell'incontro con i familiari, la presidente della Camera Laura Boldrini si è impegnata «a lavorare per la trasparenza». L'obiettivo della presidente della Camera - hanno raccontato alcune persone presenti all'incontro privato - è quello di togliere il segreto dagli atti relativi alla strage del 28 maggio 1974. Volontà poi confermata pubblicamente da Laura Boldrini nel corso di un incontro a Palazzo Loggia: «Io ci metto la faccia e voglio fare il mio lavoro. Togliere il segreto di Stato anche su atti delle commissioni parlamentari. È giusto che i cittadini sappiano. Questo atto rivitalizza la democrazia».

«Bisogna fare pulizia, basta dire che chi entra in politica viene contagiato dal virus della disonestà». Questa la considerazione della presidente della Camera Laura Boldrini in riferimento all'inchiesta romana Mafia Capitale. «Non tutta la politica è marcia. La politica deve tornare ad essere l'attività più nobile».

 

 

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