Imprudenti in montagna, il soccorso ora si paga

Elisoccorso in quota per infortuni... da imprudenza? Ora chi si espone a rischi gratuiti o chiama aiuto senza necessità dovrà pagare
Soccorso in quota, l'imprudenza costa
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Gli imprudenti in montagna? D’ora in poi pagheranno di tasca loro. E’ quanto dispone la nuova norma regionale varata dal consiglio regionale della Lombardia. "Quando un cittadino mette a rischio sia la propria incolumità che quella delle squadre di soccorso sanitario o tecnico, deve essere consapevole che, nel momento in cui queste situazioni non sfociano in ricoveri ospedalieri o non hanno necessità di accertamenti diagnostici, la compartecipazione alla spesa è dovuta".

È quanto ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute Mario Mantovani durante la discussione sul progetto di legge "Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie", poi appunto approvato. 

L'Aula consiliare ha infatti deliberato un 'codice di comportamento' per tutti gli interventi che richiedono l'attivazione dell'elicottero del soccorso, che prevede che gli oneri degli interventi di elisoccorso siano a carico del cittadino se non sono seguiti da ricovero o da accertamenti presso i Pronto Soccorso. Con una novità, vale a dire il concetto della “partecipazione aggravata”, che comporta un aumento del contributo nei casi in cui si riscontri un comportamento imprudente. 

In Lombardia le attività di soccorso sanitario sono svolte dall’Areu (Azienda Regionale Emergenza e Urgenza), che si avvale delle competenze e del supporto tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas).

La Giunta Regionale, dall'entrata in vigore della legge, dovrà definire un piano tariffario dei servizi di soccorso, prevedendo una riduzione delle tariffe (del 30 per cento) a favore dei residenti in Lombardia.

La Regione Lombardia  si muove sulla strada già percorsa da Veneto, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

A favore della nuova legge hanno votato i consiglieri di Forza Italia, Ncd, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e la consiglera Baldini del Gruppo misto. Contrari i voti di Pd, Patto Civico e M5S.

 

 

 

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