Due morti sul Monte Rosa, uno era nato a Brescia

Weekend di tragedia in montagna, altri due escursionisti hanno perso la vita in Piemonte e in Alto Adige
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Weekend di sangue in montagna. Sono 4 gli alpinisti che hanno perso la vita in tre differenti incidenti. Il più grave sul versante svizzero del Monte Rosa, dove sono morti due italiani; gli altri in Piemonte sul Monte Mars, tra Biellese e Valle d’Aosta, e in Alto Adige, sulla Via degli Alpini.
 
In Svizzera sono morti Roberto Carmagnola, istruttore Cai di Borgosesia, e il milanese Aldo Bergamini, nato a Brescia. Sono precipitati dalla Cresta Rei, per diversi metri, in un ghiacciaio. L’incidente sabato, ma la notizia è giunta soltanto ieri in Italia. Il recupero dei cadaveri è stato effettuato dalla polizia di Zermatt e dal soccorso alpino svizzero. Tre gli elicotteri elvetici entrati in azione a causa delle difficoltà dell’operazione.
 
Sul Monte Mars, a circa 2.500 metri di quota, è invece morto Igino Campioli, 65 anni di Marcalo Comasone, in provincia di Milano. Poco prima delle 13, l’uomo, che era in vacanza da alcuni giorni con la moglie a Fontainemore, in Valle d’Aosta, e che si era avventurato da solo in montagna, ha perso l’equilibrio ed è caduto in un canalone. Un volo di un centinaio di metri che non ha lasciato scampo all’escursionista. 
 
Altra regione, l’Alto Adige, e altre montagne, ma stessa sorte per un turista che stava compiendo un’escursione sulla Via degli Alpini, la celebre via ferrata che collega la Val Fiscalina con la cima della Sentinella, a quota 2.700 metri. Sulla parte più alta del percorso sono presenti alcune zone innevate: è qui che l’uomo è scivolato, cadendo poi in un burrone. 

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