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Spiagge da sogno e la sorpresa d’un paradiso verde

Nell’Oceano Indiano vicino al Madagascar, l’isola è un grande giardino tropicale
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Non c’è praticamente depliant, catalogo o semplice cartolina di Mauritius che non ritragga spiagge da sogno con la sabbia bianchissima e le palme che coronano un panorama idilliaco ed invitano al relax. E in effetti il richiamo turistico più evidente di quest’isola tropicale ad Est del Madagascar si fonda principalmente proprio su una promessa mantenuta di vacanza superba in riva ad un mare che la barriera corallina popola di migliaia di variopinte specie ittiche.

In verità, però, questa terra appartata che un vulcano ormai spento ha fatto emergere dall’oceano, ha in serbo tesori insospettati per il turista curioso che non si accontenta dell’abbronzatura.

A far da padrone è innanzitutto la natura con questo «mare» dalle mille sfumature verdi che si contrappone al blu intenso che tutto circonda. Una natura che il clima tropicale alimenta, rendendola ospitale per ogni specie d’uccello dai mille sgargianti colori richiamato dal cangiante, infinito caleidoscopio dei fiori (imperdibile la visita all’Orto Botanico).

Un ambiente che anche l’uomo ha saputo conservare al meglio (non a caso Mauritius è al top delle classifiche mondiali per l’assenza di inquinamento) con un’economia dove l’industria (in gran parte tessile e contoterzista per i grandi marchi occidentali) non ha mai disturbato più di tanto la sostenibilità del sistema.

Il punto di partenza d’ogni visita non può che essere il grande cratere del vulcano con il Trou aux cerfs, ovvero la tana dei cervi, che qui hanno trovato una casa accogliente grazie allo sviluppo - fin nel cuore della bocca che eruttò la lava millenni addietro - d’una rigogliosa foresta con il «plus» della perla azzurrissima d’un laghetto che non s’asciuga neppure nelle stagioni meno piovose.

Proprio l’acqua è una delle ricchezze dell’isola, visto che un po’ in ogni zona, a Nord ed a Sud, si trovano piccoli e grandi accumuli di questa preziosa risorsa.

Vicino a Curapipe, non lontano dal cratere, l’acqua dà anche spettacolo con le cascate di Tamarin, un salto di decine di metri che, a seconda della portata del fiume che le alimenta, sdoppia il flusso e si moltiplica formando un gioco di zampilli che riprende in sedicesimo la celebre Garganta del diablo di Iguazù.

La balconata dalla quale si ammirano le meraviglie di Tamarin consente anche di apprezzare la stratificazione che le eruzioni hanno sedimentato nei millenni, un goloso antipasto per un’altra delle riconosciute attrattive di Mauritius: le sabbie colorate di Chamarel. Pochi chilometri, l’ingresso ad un’area ben curata, ed eccovi ad uno degli spettacoli indimenticabili di quest’isola: la tavolozza variegata delle terre, ciascuna diversamente tinta, che per un destino curioso si sono assemblate senza amalgamarsi creando un gioco affascinante di ocra, marroni e rossi.

Acque, foreste e sabbie sono inoltre divenute nei secoli l’habitat ideale per una fauna in gran parte importata, ma che proprio qui ha trovato la sua terra d’elezione. Non è difficile incrociare le tartarughe giganti proprio a Chamarel, mentre Casela è uno dei pochissimi parchi al mondo dov’è possibile passeggiare con i leoni.

Ogni giorno in due orari prestabiliti un numero concordato di turisti può infatti camminare a fianco d’un gruppo di grandi felini mentre si recano a consumare il loro pasto quotidiano. Un’esperienza elettrizzante che dà un tocco d’avventura anche alla vacanza più rilassante.

Gianfranco Bertoli

LA SCHEDA

Mauritius è un’isola sola, non un arcipelago, ed insieme alla vicina Rodrigues forma una Repubblica indipendente da una cinquantina d’anni.

Situata in area tropicale, vive tra dicembre e marzo la sua estate, calda e umida ma sempre mitigata sulle coste da una preziosa brezza che spira prevalentemente dal mare.

In questi mesi non mancano le precipitazioni che, però, soprattutto al Nord, sono molto intense e durano poche decine di minuti per lasciare poi spazio ad un sole davvero cocente. Da metà marzo a giugno e in ottobre e novembre, le due stagioni di mezzo sono le preferite da chi vuole godere non solo la spiaggia, ma pure le meraviglie dell’interno.

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