Cultura

Le toghe e la nostra storia

Camilleri, Lucarelli e De Cataldo: tre racconti esemplari di giudici inquirenti e dell'Italia.
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Efisio Surra è uomo dai comportamenti pacati e lineari. Ama la caccia e i dolci. E viene inviato dal Piemonte nella fantasiosa Vigàta di Andrea Camilleri a riorganizzare il Tribunale, rimasto cadente e vacante dopo l'uscita dei Borboni. Con la determinazione dei semplici e quasi senza accorgersene - o forse proprio mostrando di ignorarla - sconfigge la «maffia» nascente.

Carina, piccolina, capelli corti e biondi, mostra meno dei suoi trent'anni. Alla Procura la chiamano la Bambina. Siamo nella Bologna torbida di Carlo Lucarelli. Alla Bambina viene affidata la pratica di una bancarotta d'ordinaria amministrazione. E lei s'infila in un labirinto di conti strani e società fantasma. Per questo cercano di ucciderla. I killer hanno in tasca la tessera dei carabinieri. Avventura terribile.

Ottavio Mandati è un perdente per vocazione e definizione: troppo onesto e fedele ai principi per vincere in un mondo dove dominano quelli come Pierfiliberto Perazzi-Berticò. La sfida tra i due è iniziata fin sui banchi di scuola. Ottavio, divenuto procuratore, si trova a dover indagare Pierfiliberto, diventato imprenditore e sindaco, mille volte per mille reati e prepotenze; al punto da far gridare alla persecuzione. Giancarlo De Cataldo racconta la notte della vigilia dell'ennesimo processo e il procuratore che in sogno vive la sua ultima sconfitta.

Camilleri, Lucarelli e De Cataldo: tre autori di fama chiamati a svolgere lo stesso tema, la sfida solitaria del magistrato nell'Italia, patria del diritto... e del rovescio. Tre stagioni della storia patria. E sorge un poco di sconforto a constatare che non è certo migliorata la situazione, dalla mafia dell'Italia nascente, alle torbide trame degli anni di piombo, all'Italia gaudente di pochi mesi fa. Prepotenza, furbizia e violenza si sono diffuse, radicate ed intrecciate nella trama del tessuto sociale. Molte volte al solo magistrato lasciamo lo spinoso compito d'essere garante di un minimo di legalità, di ridare fiducia ad uno spiraglio di giustizia. Anche se pro-tempore.
Claudio Baroni

Giudici
Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Giancarlo De Cataldo
Einaudi
147 pagine

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