Cultura

La moneta del riscatto

Uno zappatore trova una «piccola akragantina» d'oro e la vorrebbe donare ad un medico... Una «grossa fiaba» per adulti, la Sicilia e l'Italia unita.
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Un'antica moneta più unica che rara, un dono, un delitto, un'indagine, un riscatto... «È una specie di grossa fiaba per adulti e mi divertiva raccontarla attraverso una moneta», spiega Andrea Camilleri. Che aggiunge: «Se non avessi il piacere della scrittura sarebbe un inferno a scrivere tutti questi libri».
«La moneta di Akragas» è dunque una favola. Ma prende le mosse da una storia di famiglia. A casa Camilleri si narra da sempre di questo lontano parente, medico e numismatico, che ebbe in dono da un contadino una piccola moneta d'oro ritrovata in un terreno alle porte di Agrigento. E si racconta anche che quella moneta il medico l'avesse poi donata a Vittorio Emanuele III. Più d'uno spunto, quindi, per una fantasia fervida come quella di Camilleri.
La fiaba non può avere la misura d'un romanzo, al massimo quella di un racconto lungo. In cento pagine attraversa più di duemila anni. A cominciare dalla conquista di Akragas - l'Agrigento greca - da parte dei Cartaginesi, nel 406 a. C. Nell'alba gelida di quel Solstizio d'inverno, un pugno di monete d'oro vengono scagliate contro la malasorte: ultimo gesto di un soldato morso da una vipera proprio quando pensava d'aver salvato la pelle. Una di quelle monete la ritrova uno zappatore, la mattina del 20 dicembre 1909. E pensa di donarla a Stefano Gibilaro, il medico di Vigàta che anni prima gli aveva salvato la gamba dall'amputazione. Ma il dottore, appassionato numismatico, appena la vede tanto s'emoziona che cade da cavallo...
Ogni cosa alla fine andrà secondo il volere della moneta.
Il racconto narra della Sicilia quand'era fulcro di tutta l'Europa. Parla del tremendo terremoto che distrusse Messina nel 1908. E del clima degli inizi dell'Italia unita: non è un caso che il dott. Gibilaro si senta come un fratello con l'inviato sabaudo, il marchese Giustino di San Lorenzo; il quale, a sua volta, da buon piemontese, è interessato alla moneta ma anche alla tradizione vitivinicola siciliana.
Come tutte le favole, a saperla leggere, offre più d'uno spunto di riflessione. Il divertimento è garantito dalla premiata ditta Camilleri.
Claudio Baroni

La moneta di Akragas
Andrea Camilleri
Skira, 112 pagine
15 euro

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