Cultura

Bombardamenti aerei: le lunghe ricerche dello storico bresciano

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È una vita che Lodovico Galli raccoglie documenti e scrive degli anni della seconda guerra mondiale, a Brescia e dintorni. Segugio, fedele di Prezzolini, a-fascista, di un'ostilità storica per chi bombardò le contrade e le campagne bresciane, quando, dice, si sarebbe potuto fare a meno. Bombardamenti per disorientare la popolazione più che per abbattere siti strategici, centinaia di morti, bambini, donne e anziani. Ora esce con questo nuovo libro, «Riflessioni sui bombardamenti aerei. Brescia 1943-1945» e nella prefazione scrive il movente profondo della sua missione a dissotterrare e a piangere i morti spariti nella polvere maligna di uno scoppio. «Ogni tanto sogno di scendere le scale per recarmi nel rifugio al chiarore dei bengala!...».
Ecco, sfogliando il libro, le bombe del 14 febbraio 1944, il bombardamento del viadotto di Desenzano il 15 luglio 1944, la chiesa di Sant'Afra via Crispi, dove il 2 marzo 1945 perdettero la vita una ventina di fedeli con il loro parroco. Ecco i caccia sulla Polveriera di Mompiano, è il 31 gennaio 1945, una ventina di morti.
Ecco, sterminate, le 12 pagine che raccolgono i nomi e i cognomi delle vittime sotto i bombardamenti. Come sempre, Lodovico Galli correda il testo di documenti e fotografie del tempo. Vi aggiunge notizie inedite e guarda con ottimismo, finalmente, a un futuro presente di un monumento in onore delle vittime uccise dai bombardamenti aerei. Dopo tanti anni, cancelleremmo una distrazione vergognosa.
Tonino Zana

RIFLESSIONI SUI BOMBARDAMENTI AEREI
Lodovico Galli
Editrice Grafica - 192 pagine, 15 euro

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