Carriere internazionali: "Allargate gli orizzonti"

Primo consiglio per lavorare nelle organizzazioni internazionali? "Allargare gli orizzonti". Alessandra De Angelis, Nina Assisi, Francesca Roiatti, Tamàs Bakos e Michele Damone sono cinque ragazzi tra i 24 e i 26 anni che lunedì scorso alla Fondazione San Benedetto di Borgo Wuhrer si sono raccontati a coetanei, studenti e amici, condividendo le proprie esperienze.
"Your road ahead. Esperienze internazionali: idee e progetti" era il nome del seminario, teso a stimolare i giovani ad allargare, appunto, i propri orizzonti: professionali, ma soprattutto umani. Il messaggio della serata si esemplifica nelle parole di Martin Luther King, in calce all'invito: "Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che tu provi a realizzare il tuo sogno. Magari non riuscirai a vederlo. Può anche non realizzarsi ma è comunque bene che tu abbia un desiderio da realizzare. E' bene che sia nel tuo cuore". La determinazione, l'ambizione, la passione per le lingue, lo spirito di sacrificio ed il forte desiderio di entrare in contatto con culture diverse sono stati i motori che hanno portato questi giovani a lasciare la propria casa per un esperienza internazionale a Vienna, dove si sono incontrati.
Incontrarsi un giorno all'Onu
Nel 2007 Alessandra, dopo la laurea in Giurisprudenza, è entrata nella Rappresentanza Diplomatica nell'ufficio delle Nazioni Unite per la prevenzione delle tossicodipendenze e il contrasto alla criminalità (Unodc) di Vienna per poi proseguire, nel 2008, con un'internship nella divisione Investigativa delle Nazioni Unite sempre nella capitale austriaca. "Lavorare all'estero consente di arricchirsi anche dal punto di vista umano. Sono riuscita a mettere in discussione le mie certezze ed a rendere relativo il mio punto di vista e non, come facevo prima, ritenerlo un valore assoluto".
Nina è invece di origine macedone, laureata in economia, anche lei è stata protagonista di un'esperienza a Vienna all'Unido (United Nations Industrial Development Organization), dove ha redatto la tesi sperimentale sulle politiche industriali e di sviluppo nei Paesi del Terzo Mondo.
Dopo un anno trascorso a Melbourne per concludere gli studi specialistici, Francesca ho svolto il tirocinio nell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga ed il Crimine a Vienna, perfezionando le sue capacità di interprete e "riuscendo ad imparare molto di più di ciò che leggevo sui libri".
Tamàs, un ragazzo di origine serba, nel 2002 ha intrapreso i suoi studi a Budapest per poi trasferirsi alla Facoltà di Economia e Diritto di Vienna. Nel 2003 ha fondato la sua prima società in Serbia che avevo come scopo principale quello di fornire e facilitare l'accesso internet alle aree meno sviluppate del Paese. Attualmente lavora per un provider francese di servizi telefonici del quale gestisce il team di sviluppo dei programmi. Parlando del suo percorso, Tàmas spiega di aver avuto molte difficoltà: "Devo ammettere che se non fossi inciampato o se qualcuno non mi avesse fatto lo sgambetto in passato, da cui poi mi sono rialzato, forse oggi non avrei la forza di andare avanti e di affrontare le continue prove della vita".
Lavorare contro la pirateria
In collegamento con Nairobi, Michele si racconta: "Ho iniziato la mia carriera internazionale collaborando con una Ngo Turca, poi ho lavorato a Vienna come assistente personale di Antonio Maria Costa, il direttore esecutivo di Unodc ed ora mi trovo in Africa per il progetto regionale delle Nazioni Unite contro la pirateria marittima. Con questa splendida esperienza sono entrato nel vivo del lavoro, visitando le carceri e conversando con pirati. È stato incredibile!".
Dall'ultimo relatore arriva anche un'opportunità di lavoro all'estero: il Programma delle Nazioni Unite contro la Pirateria Marittima con base a Nairobi (Africa) è alla ricerca di un tirocinante che abbia alcuni requisiti fondamentali: ottima conoscenza della lingua inglese, consolidate esperienze internazionali, background in legge, criminologia o comunicazione, capacità di resistere allo stress psico-fisico. La conoscenza, a livello lavorativo, di una delle altre lingue ufficiali delle Nazioni Unite (francese, spagnolo, cinese, russo o arabo) è considerata un elemento preferenziale. Per maggiori informazioni Per maggiori informazioni sul programma UN contro la Pirateria Marittima in Africa è possibile consultare la sezione apposita sul sito ufficiale all'indirizzo www.unodc.org/easternafrica/en/piracy/background.html. Per ulteriori informazioni sulla candidatura potete rivolgervi alla Fondazione San Benedetto: 030 3366919 - 334 5815905. Info@fondazionesanbenedetto.it.
Marco Sampognaro
Roberta Bellino
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