Economia

A Lumezzane nasce il guanto biotech

È una storia che tonifica quella che arriva da Lumezzane. La notizia è la nascita di una società che opera nel biomedicale. Si chiama Idrogenet, ideata cinque anni fa per vedere le opportunità di business con l’idrogeno e che invece ha realizzato una sorta di protesi, un guanto che supporta la riabilitazione della mano.
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È una storia che tonifica quella che arriva da Lumezzane. La notizia è la nascita di una società che opera nel biomedicale. Si chiama Idrogenet, ideata cinque anni fa per vedere le opportunità di business con l’idrogeno e che invece ha realizzato una sorta di protesi, un guanto che supporta la riabilitazione della mano.

I primi cinque prototipi sono stati realizzati, adesso sono in corso test aggiuntivi, si è in attesa del marchio CE dopo il deposito dei brevetti. Idrogenet, qui sta la curiosità aggiuntiva, è stata costituita da 11 imprese valgobbine, che magari non operano più in Valle ma che lassù hanno tenuto il cuore e che l'8 luglio prossimo (alle 17.30) presenteranno al teatro Odeon i risultati della loro esperienza: presentando il guanto riabilitativo e incoraggiando i colleghi imprenditori ad immaginare altre Idrogenet, a mettersi insieme per fare qualcosa, a mettere alla prova la disponibilità delle nostre Università che - hanno sottolineato tutti - è stata ampia quanto mai.

Il progetto e i primi risultati sono stati presentati da Carlo Seneci, presidente di un Cda composto anche da Andrea Berna, Serafino Cropelli, Carlo Lena e Ignazio Mario, oltre a due ex membri del cda e iniziali promotori dell'iniziativa: Paride Saleri e Sandro Pasotti.
A che serve il guanto della Idrogenet? L'ambito primario è quello riabilitativo, quindi su malati colpiti da ictus o incidenti. In queste situazioni la medicina tende a riabilitare essenzialmente e primariamente le gambe, e quindi c'era una sorta di nicchia di mercato scoperta con le mani. Idrogenet ha attinto alle esperienze degli 11 soci ove possibile (il guanto è alimentato da un piccolo compressore, quindi è servita la tecnologia dell'aria compressa e dell'oleodinamica) il resto lo si è attinto sul mercato.

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