A Lumezzane furti a raffica nelle ville

Il numero delle effrazioni aumenta di notte in notte e alimenta uno sgradevole senso di impotenza e di paura
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Una nuova (antica) professione pare la più praticata in questo periodo sgonfio. Non solo economicamente: quella del... topo d'appartamento.
A Lumezzane di sicuro, tanto che l'espressione scorata colta ovunque è: «Non se ne può più!».
I ladri hanno assunto anche una spavalderia odiosa, grazie alla sostanziale impunità (è difficile individuarli). Non se ne prende uno che è uno.
Stiamo agli ultimi tre colpi: in una villetta di Via Colombo, i proprietari si sono assentati tra le 19.30 e le 20. Al rientro hanno trovato la porta secondaria forzata, una delle camere a soqquadro.
I ladri, avendoli uditi tornare, si sono dileguati. Bottino magro, tra cui anche una collana di bigiotteria creduta d'oro e di vere perle.

Secondo furto, tra sabato e domenica: verso le ore 20, in via De Gasperi, a Piatucco, i ladri assaltano la villa di un noto finanziere e se ne vanno con un bottino cospicuo. Terzo colpo, fortunatamente mancato: in via mons. Bertoli, nella villa di un ex imprenditore, alle ore 20, marito e moglie hanno appena consumato la cena. L'allarme non è innescato. Tuttavia si colgono rumori strani provenienti dal giardino. La moglie apre una finestrella che dà appunto sul giardino, giusto in tempo per vedere nettamente il ladro e l'ombra fuggente del complice. Alle sue grida, con quattro balzi, scalano il cancello e si dileguano nel buio. Pericolo scampato. Al momento, perché i malviventi non desistono.

Mercoledì mattina, verso le ore quattro, gli stessi coniugi sono svegliati dall'allarme. Il display indica presenze sospette sempre nel giardino dove, in effetti i ladri erano tornati, con ogni probabilità credendo che la casa non fosse protetta da mezzi elettronici.
Altra fuga senza bottino, ma le vittime, ormai, sono in preda alla paura e a corrosiva ansia, come dire: un brutto vivere! Al primo mancato colpo, vengono chiamati i carabinieri che arrivano due ore più tardi da Villa Carcina perché quelli della stazione lumezzanese sono impegnati nella casa del finanziere appena svaligiata.


Soluzione urgente: l'ex imprenditore, dietro una spesa rilevante, decide di rafforzare il sistema d'allarme con apparecchi ancor più sofisticati. Stessa soluzione per la villetta di via Colombo, ora munita anche di telecamere.
Tutto ciò per stare alle ultime incursioni, ma i furti a Lumezzane si contano a decine, terreno ritenuto eccellente dai topi d'appartamento.
Non è per nulla azzardato pensare ad un basista o a più basisti locali in grado di controllare i movimenti delle vittime designate. Il senso d'impotenza alimenta rabbiosa angoscia. La sicurezza è quanto di più... insicuro fiorisca in questo periodo, sghembo per molti, troppi versi. E la nuova (antica) professione di topo-ladro sembra trovare sempre più addetti.

La situazione è decisamente preoccupante, poiché il diffuso senso di impotenza e insicurezza è un terreno nel quale possono nascere anche atteggiamenti pericolosi, per le stesse vittime dei furti.
Per ora, quindi, non resta altro da fare se non potenziare gli impianti di allarme delle abitazioni.

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