Sp 510, la Provincia vara i 90 Km/h

Buona parte della strada del lago d'Iseo portata a 90 km/h. Maisetti: «Evitiamo sorpassi»
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«Non ci interessa fare cassa o dimostrarci punitivi nei confronti di chi sbaglia. Ci interessa piuttosto perseguire una politica di sicurezza, dando garanzie a chi si trova sulla strada per ridurre l'incidentalità». Così l'assessore Mario Maisetti ha illustrato ieri, con il Comandante della Polizia Provinciale, Carlo Caromani, nella Sesta commissione consigliare, gli indirizzi assunti dall'Assessorato alla sicurezza in materia di circolazione stradale sulla rete di competenza della Provincia.

«In questa direzione si inserisce il risultato ottenuto dal presidente Molgora di rinnovellare il Codice della strada con un emendamento inserito nel maxiemendamento del Governo alla manovra di stabilità, là dove la legge non prevedeva la possibilità di eseguire a distanza la contestazione del transito dei veicoli privi di assicurazione, impiegando nello specifico le telecamere delle 12 postazioni dislocate sulla rete viaria di competenza provinciale», come ha detto il comandante Caromani.


In sostanza le telecamere provinciali riprenderanno dai varchi tutti i veicoli in transito, registrando al passaggio le singole targhe, per poi incrociare le risultanze con la banca dati dell'Ania nella quale risultano gli estremi delle polizze assicurative sottoscritte. «In Italia il dato nazionale indica come l'evasione dell'assicurazione tocchi una percentuale prossima al 20 per cento, mentre a Brescia la statistica indica il 5 per cento». In questo senso il tema suggerisce una riflessione (fatta peraltro anche dai membri della commissione) sul peso del rischio sociale del mancato pagamento dell'assicurazione, fattore che emerge «sostanzialmente quando accade un incidente, ossia in un momento in cui la prevenzione non può più agire». Secondo i tecnici il dato delle mancate sottoscrizioni delle polizze è emerso anche dalle percentuali che la legge riserva alle Province, «una riduzione sensibile che si legge in somme pesanti». Da qui la «restitutio» che si può realizzare attraverso le sanzioni, con multe che vanno sino ai 1.000 euro (che si riduco a un terzo nel caso della sottoscrizione entro un termine del contratto) e sanzioni accessorie sino al fermo (e conseguente confisca) del veicolo.


Ma il fronte della sicurezza vede la Provincia attiva anche su altri fronti. In particolare su quello dei sistemi che rilevano il passaggio e la velocità media. «Abbiamo firmato in questi giorni l'acquisto di un sistema tipo Tutor da montare lungo la Sp510 in particolare nei tratti in cui non insistono svincoli ed uscite. L'impegno è quello di ampliare il più possibile e progressivamente la distanza dei due portali, attendendo in particolare che lo Stato recepisca l'omologazione di un sistema che accetta anche la presenza di un numero elevato di svincoli nel tragitto interessato dal calcolo della velocità».


Proprio per garantire operatività al sistema si è ritenuto opportuno rivedere i limiti attuali di velocità lungo la Sp 510 e questo alla luce da un lato del suo sviluppo specifico e dall'altro constatato come il precedente gestore (ossia l'Anas) ha posto una serie di limiti che in realtà non sono né logici né congrui con il tipo di strada. «Abbiamo avviato uno studio per ridurre l'incidentalità legata alle manovre di sorpasso, fluidificando il traffico limitando il numero dei sorpassi azzardati e di quelli non consentiti imponendo nuovi limiti tra Iseo e Pisogne», ha spiegato l'assessore Maisetti.


Dei circa 27 chilometri che costituiscono l'estensione della tratta stradale, 16 hanno caratteristiche adeguate a consentire di elevare la velocità da 70 km/h a 90 km/h. Alcuni tratti oggi a 50 km/h all'interno delle gallerie Montecognolo (tra Provaglio e Iseo) e Trentapassi (tra Marone e Pisogne) saranno quindi elevati a 70 km/h. In due punti, tuttavia il limite resta a 50 per la pericolosità intrinseca. A breve, quindi, l'ordinanza per il cambio delle velocità.

Roberto Manieri

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