Adro, appello contro la tangenziale

Carmelitani e sacerdoti, insieme a un comitato e a un'associazione, chiedono lo stop al progetto.
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Un convegno per riflettere e analizzare la situazione del territorio a fronte del nuovo Pgt è in programma sabato venturo alle 10 all'Istituto Madonna della Neve in via Nigoline 36. «Lo sviluppo del territorio di Adro e la tutela del santuario nel paesaggio della Franciacorta» è il titolo dell'incontro - ad ingresso libero - organizzato dall'associazione «Terre di Lombardia» in collaborazione con l'Istituto scolastico Madonna della Neve e il Comitato 1519, in cui si parlerà principalmente della tangenziale contenuta nel Pgt - in fase di approvazione - prevista nella campagna intorno al santuario della Madonna della Neve.

A intervenire saranno Anna Rivadossi, presidente dell'associazione «Terre di Lombardia», Gian Luigi Zanetti, presidente del comitato spontaneo, Danilo Oscar Lancini, sindaco di Adro e Alessandro Gatti, presidente dell'associazione Monte alto.

Un argomento importante, quello della tangenziale, che ha portato nelle scorse settimane alla creazione del Comitato 1519 - data che rievoca quella dell'apparizione della Madonna - che ad oggi ha già raccolto oltre 1500 firme e proseguirà fino a domenica 24. L'obiettivo, come spiegato dal presidente Zanetti, «è quello di presentare lunedì mattina in Comune un'osservazione al Pgt contro la realizzazione della tangenziale con cui «chiedere di tutelare l'area verde delimitata ad ovest da via Nigoline, a sud dall'abitato di Torbiato, ad est dalla strada provinciale Iseo-Rovato e a nord dal confine con il comune di Corte Franca, sottoponendola a vincolo specifico di non edificabilità anche per l'imprenditore agricolo quale Ambito di tutela del Santuario della Madonna della Neve».

Lo stesso principio muove anche l'associazione Terre di Lombardia, il cui presidente Rivadossi si dichiara convinta che «il sindaco avrà la sensibilità di capire la situazione e cercherà delle soluzioni nel rispetto di un territorio pregiato e di grande importanza storica, che non ha bisogno di un'altra strada».

È un appello «morale» quello lanciato invece da padre Gino Toppan, direttore dell'istituto scolastico, dai Carmelitani e da tutti i sacerdoti di Adro e Torbiato che, con una lettera indirizzata a Regione, Provincia e Comune chiedono che venga rivolta l'attenzione alla «connotazione educativa e religiosa di questo spazio. Una vocazione secolare che non è bene di pochi privilegiati ma patrimonio comune, apprezzato e fruito da migliaia di persone».

Un luogo in cui oggi circolano quasi duemila studenti tra scuola statale e paritaria, e che verrebbero soffocati e chiusi dalla nuova infrastruttura - con la realizzazione della tangenziale anche un'area di 5 ettari di terreno diventerebbe luogo deputato a un «Progetto del centro specializzato sulla viticoltura» e ad «Aree a servizio da potenziare» - che risponde «non tanto a un bisogno quanto a un progetto», come affermato da padre Gino Toppan.

La voce di Gian Francesco Tomasoni, assessore provinciale all'Agricoltura, si risolve nel suo impegno perché «venga tutelato il territorio, che non ha bisogno di altre strade né di altre aree edificabili».
Roberta Bellino

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