Renzo e Lucia contro i bravi nel Castello di Padernello

Fino al 10 luglio la splendida mostra "I Promessi in Prova" con le marionette dei Colla usate per rappresentare i Promessi Sposi. Uno splendore nell'intaglio, negli abiti, nei disegni, nei minimi dettagli. In sette sale del Castello sono stati ricostruiti undici quadri del romanzo.
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L'Innominato e don Rodrigo vagano minacciosi nel Castello ospiti di Bernardino Martinengo, mentre l'inquieta Lucia cerca conforto confidando i suoi guai alla Dama Bianca. Don Abbondio gira al largo, celandosi fra i viottoli di campagna, per evitare di imbattersi di nuovo nel ghigno del Griso; Renzo, invece, medita sul da farsi in riva alla Savarona. I Promessi Sposi sono in trasferta a Padernello.

Condividono gli spazi e i luoghi che furono del fondatore del Castello, Bernardino, e di sua nipote, la Dama Bianca che ancora fanciulla - secondo la leggenda - si gettò dalle mura inseguendo le lucciole. I personaggi di Alessandro Manzoni dal lago di Como sono giunti nella nostra Bassa, trovando ottima accoglienza. Del resto, sotto il medesimo cielo di Lombardia, nei secoli passati simili erano la terra generosa ed esigente, le cascine animate dalla gente povera e semplice, i castelli popolati da nobili arroganti. Così, le marionette della Compagnia Carlo Colla e Figli sono a loro agio nelle stanze del Castello di Padernello.

La mostra «I Promessi in Prova» è un successo di pubblico e simpatia. Non ci sono ostacoli di età e cultura per farsi visitatori. Chi non conosce la storia di Renzo e Lucia? Le marionette, inoltre, non sono roba soltanto da bambini: tutt'altro. Sono espressione di uno straordinario artigianato artistico. Tanto più queste dei Colla, pezzi originali - i personaggi e i fondali - datati 1879 (la prima rappresentazione) e 1927 (la seconda versione).

Uno splendore, davvero, nell'intaglio, negli abiti, nei disegni, nei minimi dettagli. In sette sale del Castello sono stati ricostruiti undici quadri del romanzo: dall'incontro fra il Griso e don Abbondio al lazzaretto di Milano, introduzione al lieto fine nuziale. In tutto duecentocinquanta marionette, con punte di autentica eccellenza: lo spettacolo della processione - con una sessantina di figure - merita da solo la visita: frati, chierichetti, cardinali, incappucciati, vescovi, portabaldacchino, il cardinale Federico... Un'immagine d'insieme che colpisce nella luce soffusa e negli spazi sobri del Castello.

Il segreto - e lo stupore - sta nei particolari. Basta fermarsi ad ammirare il viso allocchito di don Abbondio davanti ai bravi; i pizzi che abbelliscono l'abito di Lucia mentre discute nel cortile di casa con Renzo ed Agnese; la cattiveria disegnata sul viso di don Rodrigo che inveisce contro Fra' Cristoforo; la malinconia d'insieme nella scena dei fidanzati che in barca solcano il lago diretti a Pescarenico.

Così come colpiscono le maschere orribili dei due monatti compiaciuti che ghermiscono don Rodrigo appestato; la figura bassa e tarchiata di Perpetua, con quella bocca larga da ciarliera; l'aspetto altero del cardinale Federico accanto all'Innominato pentito.
Il tutto si può vedere fino al 10 luglio: dal martedì al venerdì 9-12, 14.30-17.30; sabato 14.30-17.30, domenica 14.30-18.30 (lunedì chiuso). L'ingresso con visita guidata al Castello e alla mostra costa 5 euro. Si può prenotare: 030/9408766, info@castellodipadernello.it.
Enrico Mirani

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