In bici a Limone sulla nuova pista ciclabile

Pur di vederla realizzata, tre anni fa il sindaco Franceschino Risatti aveva addirittura minacciato la secessione, dichiarandosi pronto a passare al Trentino se la Provincia non avesse tenuto fede agli impegni presi. Incomprensioni che ieri sembravano solo un lontano ricordo. Già perché la ciclabile limonese, pista di 4 chilometri che aggiunge un altro tassello al più ampio progetto della Salò-Limone, da ieri è una realtà.
I primi a percorrerla festosamente, in sella ad una bicicletta, sono stati Risatti e il presidente della Provincia Daniele Molgora, che evidentemente hanno superato le passate incomprensioni. Con loro anche l’assessore ai Lavori Pubblici Vivaldini e il presidente del Consiglio provinciale Faustini, il consigliere regionale Parolini, il presidente della Comunità montana Pace e altri amministratori altogardesani. Tutti a Limone per ribadire che le piste ciclabili sono un elemento cruciale per vincere le sfide turistiche di un mercato ormai globalizzato.
«Quest’opera - dice Risatti - ci consentirà di destagionalizzare le presenze e lavorare 12 mesi all’anno». La pista, cofinanziata dalla Regione, è stata realizzata dalla Provincia. Si tratta di circa 4 chilometri, di cui due realizzati ex novo, per un investimento di 1,2 milioni di euro. Il percorso inizia a sud del centro abitato limonese, in località Nanzel, a fianco della Gardesana; poi, nel tratto intermedio, scende in fregio alla spiaggia e infine risale ad affiancare la statale fino a Capo Reamol, a nord del paese.
Ma non basta. Risatti pensa già alla porzione di pista, circa un chilometro, che da Capo Reamol condurrà al confine con il Trentino. Opera impegnativa vista la costa a strapiombo e la morfologia del territorio, ma già finanziata con un contributo di 7 milioni stanziato dall’Odi, il Fondo per lo sviluppo dei Comuni di confine. A tal proposito la buona notizia è portata dal presidente Molgora: «I fondi Odi sono finalmente sbloccati, utilizzabili da subito. Limone può appaltare l’opera». Che Risatti confida di veder realizzata entro la fine del suo mandato, tra un anno.
Poi, quando anche il Trentino provvederà, come da programma, a costruire il tratto da Riva al confine bresciano, Limone sarà collegato alla rete di ciclabili del Trentino e di mezza Europa. Più complessa la situazione a sud: per vedere completata la Salò-Limone vanno ancora sciolti diversi nodi, soprattutto a Gargnano e a Campione, e trovati i fondi. Ma pian piano il progetto va avanti. Nei giorni scorsi, per esempio, è stato consegnato il tratto di Toscolano Maderno. «Abbiamo realizzato 340 km di ciclabili sul territorio provinciale - dice l’assessore Vivaldini - ed altri 57 sono in fase di progettazione». L’obiettivo è intercettare una fetta sempre maggiore di quei 12 milioni di cicloturisti che ogni anno scelgono la meta delle proprie vacanze in funzione della possibilità di pedalare in sicurezza.
Simone Bottura
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