Il Consiglio di Stato respinge il ricorso per il "D'Annunzio"

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso degli industriali bresciani che chiedevano che per l'assegnazione della concessione per l’aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Brescia-Montichiari fosse indetta da Enac una gara pubblica. Enac aveva invece stipulato con la «Valerio Catullo» di Verona, società che esercitava la gestione di fatto dello scalo monteclarense, una convenzione che costituiva atto preliminare all'affidamento della concessione.
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Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso degli industriali bresciani che chiedevano che per l'assegnazione della concessione per l’aeroporto «Gabriele D’Annunzio» di Brescia-Montichiari fosse indetta da Enac una gara pubblica. Enac aveva invece stipulato con la «Valerio Catullo» di Verona, società che esercitava la gestione di fatto dello scalo monteclarense, una convenzione che costituiva atto preliminare all'affidamento della concessione.

Proprio tale convenzione era stata impugnata da Abem. I due scali fanno parte del sistema Aeroporti del Garda e sono sotto il controllo della società di gestione del Catullo.

 Il Consiglio di Stato in due giorni, dopo l’udienza del 16 febbraio, ha emesso sentenza nella quale indica come inammissibile il ricorso al Tar presentato a suo tempo dagli imprenditori bresciani, e di cui il pronunciamento del Consiglio di Stato costituisce l'epilogo. La sentenza mantiene dunque lo ’status quo', con l’attuale assetto sotto la gestione della «Valerio Catullo Spa», presieduta da Fabio Bortolazzi.

Ora bisognerà attendere un paio di mesi per conoscere le motivazioni che hanno spinto i giudici a esprimere questo verdetto, che riforma completamente la sentenza del Tar di Brescia che aveva annullato la convenzione.

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