Truffavano e rapinavano imprenditori: arrestati
Almeno quattro colpi nel Bresciano, fra ottobre e novembre.
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Teletutto: dalla truffa alla rapina, due arresti
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Dalla truffa alla rapina il passo è breve. O almeno, stando a quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile, così era per una «batteria» attiva proprio nel Bresciano. Vittime imprenditori di mezza Italia che, allettati da offerte di merce di ogni sorta - dai motori fuoribordo ai sacchi di iuta, dalle reti metalliche all’erba sintetica fino a lamine di cera d’api -, proposti a prezzi assai convenienti su siti di annunci online, accettavano di raggiungere la nostra città per il ritiro dei prodotti e il pagamento in contanti di quanto acquistato.
La trattativa avveniva al telefono. Poi all’appuntamento concordato si presentava un sedicente incaricato che conduceva il malcapitato di turno in zone isolate. Qui, almeno in un caso, entravano in azione altri complici: a farne le spese il 26 ottobre infatti è stato un 41enne di Sassari che in zona industriale si è visto puntare una pistola da due dei banditi, poi finiti in manette con l’accusa di rapina aggravata e possesso ingiustificato di arma da fuoco. In questo caso il bottino fu di 5mila euro, quelli pattuiti per l’acquisto di un motore fuoribordo Yamaha.
Ma gli stessi arrestati - R.E., 40 anni, e L.R., 38, sinti di casa al campo nomadi di Rezzato e già finito nella rete della Mobile per truffa lo scorso aprile - sono già denunciati per almeno altri tre episodi, tutti messi a segno tra ottobre e novembre. Le indagini della Squadra Mobile, alla guida della dottoressa Natalia Riga, non sono tuttavia ancora concluse.
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