Si ritrova 50mila euro sul conto e li restituisce

Quando alcuni giorni orsono Marco Bazzani, ingegnere ambientale di Salò, 44 anni, ha controllato la situazione del proprio conto in banca, ha fatto un balzo sulla sedia. «E questi 50mila euro, da dove arrivano?» si è chiesto, sorpresissimo.
Sì, perché, accreditati su di un fondo d’investimento, risultavano a suo nome, per l’appunto, la bellezza di 50mila euro tondi tondi in più rispetto al previsto. «Non avendo io, a quel che mi risulta, zii d’America, né aspettandomi particolari gesti di munificenza - racconta, sorridendo, Bazzani - ho dovuto subito rassegnarmi al fatto che si trattasse di uno sbaglio».
A quel punto, l’ingegnere salodiano si è recato alla sua banca per avere delucidazioni. «Quando ho parlato della mia scoperta, la meraviglia dei funzionari è stata grande - riferisce. - Nessuno ancora si era accorto dell’errore. Un errore inesplicabile, mi ha assicurato il direttore. L’unica spiegazione che si è riusciti a ipotizzare è quella che il pasticcio fosse stato originato da un caso di omonimia».
Naturalmente, dopo aver rimesso le cose a posto, la banca ha espresso a Marco Bazzani, insieme al proprio grazie, l’apprezzamento per la correttezza dimostrata. «Credo di non aver fatto niente di più che il mio dovere - si schernisce lui. - Per come sono stato educato, per le mie convinzioni, l’onestà viene prima di tutto. Neanche per un istante mi è passato per la testa che avrei potuto, magari, far finta di nulla, approfittare della situazione, contando sull’eventualità che l’errore non venisse rilevato». Forse, azzardiamo, poteva quantomeno richiedere un premio, o una qualsiasi forma di riconoscimento. «Non ci ho nemmeno pensato, mi sono comportato come la mia coscienza mi suggeriva. Punto e basta».
Enrico Giustacchini
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