Garda

Sgotti ancora disperso, ore d'angoscia a Nuvolera

La Procura sta studiano la messa in sicurezza della cava, in cui Valerio Sgotti è sepolto da mercoledì mattina.
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Attesa per Valerio Sgotti
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Tutto fermo, o quasi, a Nuvolera. Si deve infatti attendere il via libera della Procura di Brescia prima di poter tornare a scavare sotto gli enormi blocchi precipitati mercoledì mattina nella cava di marmo, seppellendo il 70enne Valerio Sgotti. Intanto si utilizzano cani molecolari e sonde per capire come intervenire e intercettare eventuali segnali dal sottosuolo.

Il pubblico ministero Silvia Bonardi sta studiando in queste ore il piano di messa in sicurezza dell’area. Solo con l’approvazione scatterà il dissequestro della Cava Sgotti e potranno entrare in azione i mezzi che dovranno cercare il corpo di Valerio, disperso ormai da 36 ore.

Il fronte della cava si estende per circa 200 metri di larghezza, con un’altezza di 50 metri. La montagna deve essere messa in sicurezza: il rischio è che cadano altri massi provocando nuovi feriti. Perciò al momento tutto rimane sotto sequestro.

Le buone notizie arrivano invece dall’ospedale di Brescia: le condizioni di Nicola Sgotti, 35 anni, ferito alla testa e al torace stanno migliorando.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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