Salò-Maniva, gemellaggio di sport

Salò e Maniva gemellati per proporre pacchetti turistici comuni, con particolare riguardo al settore sportivo. È l'idea che sta maturando in questi giorni, idea - per la precisione - lanciata dal vicesindaco del Comune gardesano, Stefania Zambelli, che ha visitato il comprensorio sciistico del Maniva restandone «piacevolmente impressionata» e ha coinvolto nel progetto la famiglia Lucchini, che gestisce gli impianti di risalita e l'ex rifugio Bonardi.

Fra Salò, città europea dello sport 2012 e Imerio Lucchini, presidente di Maniva Ski e storico sponsor di squadre ciclistiche, impegnato a creare, proprio al Maniva, la cittadella dello sport, l'intesa non poteva non riguardare proprio l'ambito sportivo.

«Abbiamo riflettuto su forme di collaborazione comune - spiega Stefania Zambelli - e ci è venuto in mente di formulare proposte di soggiorno convenzionato rivolte a squadre di ciclismo, calcio o altre discipline, affinché possano allenarsi sul lago d'inverno, quando il clima è più mite, e in estate svolgere stage in altura al Maniva».

La proposta avrebbe il duplice scopo di promuovere il territorio bresciano e allungare la stagionalità delle strutture ricettive. «Raggiunta l'intesa - conclude Zambelli - dobbiamo formalizzare l'accordo e cercare anche forme di finanziamento per la promozione comune dell'iniziativa».

Nel frattempo, il comprensorio sciistico del Maniva prosegue nel proprio percorso di crescita. «Quando abbiamo rilevato gli impianti nel 2005 - spiega Lucchini -, esistevano 7 chilometri di piste. Oggi siamo arrivati a 40, con sei impianti di risalita e un demanio sciabile che parte da quota 1.400 metri per arrivare ai 2.100. Ogni anno della nostra gestione, abbiamo raddoppiato i numeri delle presenze, eccezion fatta per lo scorso anno, causa la scarsità di neve che ha penalizzato tutte le località sciistiche del nord Italia. Siamo la località sciistica più vicina alla città e convogliamo dalla Valtrompia migliaia di appassionati. Inoltre, durante la stagione estiva ospitiamo squadre ciclistiche, e non solo per i ritiri. Stiamo investendo nella struttura per creare occasioni per praticare altri sport».