Salò, «la nuova sede della Lega è abusiva»

Taglio del nastro (con polemica) per la nuova sede della Circoscrizione 27 del Garda bresciano e della locale sezione della Lega Nord.
La nuova casa comprensoriale del Carroccio, allestita in un ampio spazio al piano terra di Palazzo Morgante, a due passi dal lago, è stata inaugurata ieri pomeriggio a Salò. A tenerla a battesimo non c'era, come annunciato, l'ex ministro Roberto Maroni, trattenuto altrove da una lieve indisposizione, ma il segretario provinciale (nonché vicesindaco di Brescia) Fabio Rolfi, il segretario di circoscrizione Alberto Bertagna, il consigliere regionale Alessandro Marelli, il vicesindaco di Salò Stefania Zambelli, referente del Carroccio nella cittadina gardesana, e tanti altri amministratori del comprensorio benacense, giunti a Salò per brindare alla loro nuova casa.
Ma mentre si dava corso al consueto cerimoniale - discorsi, taglio del nastro, brindisi e visita alla circoscrizione - c'era anche chi non brindava. Anzi, contestava l'apertura della sede di un partito politico proprio in quegli spazi. Si tratta di un condomino di Palazzo Morgante che pretende, parafrasando uno slogan leghista, di essere «padrone a casa propria».
Sostiene il condomino, proprietario di uno dei lussuosi appartamenti dello storico immobile, che il regolamento condominiale prevede alcune limitazioni al diritto di proprietà, come il divieto di adibire le unità immobiliari dello stabile a bar, discoteca, sala giochi, sexy shop e ad altre categorie di esercizi e organizzazioni, ad esempio i club privati, cui, sempre secondo il puntiglioso condomino, sarebbero appunto equiparabili i partiti politici.
Interpretazione corretta? La parola all'amministratore condominiale. Ma il titolare dell'appartamento non ha dubbi: «È anche in base a questo che abbiamo deciso di comprare in questo palazzo, pagando anche per la garanzia di tranquillità. Dunque gradiremmo, senza voler fare polemica, che il regolamento fosse rispettato».s. bott.
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