Rifiuti tossici a Rezzato: via ai prelievi Arpa

A breve finalmente si saprà con certezza cos’è contenuto nelle 10 cisterne e nei 8 fusti piccoli contenenti circa 7.000 litri di scarti liquidi tossici (si ipotizza dalla soda caustica ai residui di galvanica), trovati casualmente il 18 agosto scorso, nella ex fabbrica di marmo dismessa di via Industriale 24 a Rezzato.

Giovedì mattina nel corso di un sopralluogo coordinato dal Comandante della locale stazione dei Carabinieri, si è proceduto al prelievo del contenuto di ogni singolo contenitore. Le difficili e delicate operazioni di campionatura sono state svolte dall’Arpa in collaborazione con il Noe  e coadiuvati da una squadra dei vigili del fuoco di Brescia.

Alle 10 circa, sono stati riaperti per la prima volta i cancelli del sito posto sotto sequestro dalla procura subito dopo il pericoloso ritrovamento, per entrare ancora una volta nel magazzino dei veleni. Lo stabile (circa 2.000 mq.) è di proprietà dal 2008 di una società immobiliare di Brescia, il titolare era presente alle operazioni di prelievo e ha dichiarato tutta la sua amarezza per una situazione a cui è «assolutamente estraneo».