Padenghe, si aggrava l’uomo ferito nello scoppio

Si sono aggravate le condizioni di Alessandro Marini, il 40enne rimasto coinvolto in un’esplosione nel vivaio di proprietà della sua famiglia sabato pomeriggio. Dopo il ricovero, si è infatti reso necessario il trasferimento dell’uomo nel reparto di Seconda Rianimazione dell’ospedale Civile di Brescia.
Sabato pomeriggio Marini stava lavorando in un capannone del vivaio quando, improvvisamente, è stato travolto da uno scoppio; a causa dell’esplosione il 40enne ha perso una mano e, all’arrivo dei soccorritori, presentava ferite all’addome e alla testa. Nonostante tutto, non appariva in pericolo di vita.
Marini è stato prontamente trasportato in elicottero al Civile, dove è arrivato cosciente ma in condizioni molto serie. Col trascorrere del tempo, pare che la situazione sia peggiorata al punto da far propendere i medici per il trasferimento in Seconda Rianimazione.
Dalle prime ricostruzioni, ancora in attesa di conferma degli inquirenti, sembrerebbe che il violento scoppio sia da attribuirsi ad alcuni potenti petardi, esplosi contemporaneamente molto vicino a dove Alessandro Marini stava lavorando.
Saranno i Carabinieri di Manerba del Garda e Salò a far luce sulla vicenda, spiegando le ragioni della fortissima esplosione, che è stata avvertita in tutta la zona di via Gramsci, dove il vivaio della famiglia Marini ha sede.
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